L’edizione 2025 dell’indagine Qualità della vita del Sole 24 Ore offre un quadro dettagliato del benessere nelle province italiane, confrontando 107 province sulla base di 90 indicatori ufficiali. Gli indicatori considerano ambiti come ricchezza e lavoro, salute, ambiente, cultura, sicurezza e tempo libero, permettendo di misurare in maniera articolata le condizioni di vita sul territorio.
Trento, Bolzano e Udine guidano l’Italia del benessere: la nuova mappa della qualità della vita
Al vertice della classifica si colloca la provincia autonoma di Trento, seguita da Bolzano ed Udine. Queste province, situate nell’arco alpino e nel Nord-Est, mostrano una combinazione stabile di prosperità economica, servizi efficienti, coesione sociale e qualità ambientale.
Tra le aree metropolitane, la provincia di Milano si piazza all’8º posto, mantenendo punti di forza in ricchezza, lavoro, consumi, demografia e salute. La top-10 resta comunque composta prevalentemente da province medio-piccole o non metropolitane, ad indicare che la dimensione urbana da sola non garantisce la qualità della vita.
L’indagine evidenzia un divario persistente tra Nord e Centro-Nord, da un lato, e Sud e Isole, dall’altro. Le province nelle ultime posizioni, soprattutto meridionali, presentano difficoltà strutturali legate all’accesso alle risorse, al mercato del lavoro, all’efficienza dei servizi e alla distribuzione del reddito.
Il rapporto segnala inoltre alcune tendenze comuni su scala nazionale: nel complesso migliorano alcuni indicatori economici, come reddito e occupazione e crescono segnali di sostenibilità sociale ed ambientale. Tuttavia, secondo l’indagine, questi progressi non sono sufficienti da soli a colmare i gap strutturali tra territori.
Il dato centrale confermato dall’indagine è che la qualità della vita dipende da un insieme integrato di fattori, tra cui salute, coesione sociale, ambiente, istruzione, mobilità e servizi. Solo nelle province dove questi elementi convivono in equilibrio - come nell’arco alpino, in Emilia-Romagna e in alcune province del Nord-Est - è possibile osservare livelli di vivibilità elevati. L’analisi fornisce così un riferimento oggettivo per valutare le politiche pubbliche, gli investimenti locali e le opportunità di sviluppo sostenibile nei diversi territori italiani, offrendo dati aggiornati e verificabili sulle condizioni di vita della popolazione.