Entro il 2050 quasi il 68% della popolazione mondiale vivrà in città. Secondo unhabitat.org, oggi le aree urbane ospitano già oltre la metà degli abitanti del pianeta, generano l’80% del PIL globale e consumano circa il 70% dell’energia mondiale. Questa crescita rende urgente ripensare il modo in cui le città funzionano, consumano e si relazionano con l’ambiente. A questo tema è dedicato l’evento che si svolgerà a Barcellona dal 4 al 6 novembre, lo Smart City Expo World Congress (SCEWC).
Entro il 2050 quasi il 68% della popolazione mondiale vivrà in città
Le città del futuro saranno progettate per essere più sostenibili, tecnologiche e inclusive. Secondo McKinsey & Company, quattro forze guideranno la loro trasformazione: la competizione per i talenti, l’aumento della connessione globale, la necessità di ridurre l’impatto ambientale e l’uso sempre più diffuso della tecnologia. In pratica, le metropoli dovranno essere intelligenti, ma anche umane.
Alcuni progetti - illustrati da wilo.com - mostrano già cosa ci aspetta. In Arabia Saudita è in costruzione Neom, una città grande quanto il Belgio (26.500 km²) che sarà alimentata al 100% da energie rinnovabili ed integrerà intelligenza artificiale e mobilità sostenibile. In Cina nasce la Xiong’an New Area, un’area verde e digitale di 2.000 km² progettata per accogliere 2,5 milioni di abitanti entro il 2035. Queste città sperimentali non servono solo ad accogliere nuovi residenti, ma a testare modelli di vita urbana che potranno essere replicati altrove.
Le città europee, invece, dovranno affrontare sfide diverse. Quasi la metà degli edifici ha più di settant’anni, quindi saranno necessari interventi per migliorare efficienza energetica, accessibilità e sicurezza.
La tecnologia sarà la chiave di questa trasformazione. Sensori, reti digitali e intelligenze artificiali renderanno le città più sicure e vivibili. McKinsey stima che l’uso di soluzioni digitali possa migliorare la qualità della vita urbana fino al 30%. Anche l’economia della condivisione crescerà rapidamente: tra il 2013 e il 2025 il settore della mobilità condivisa aumenterà in media del 35% l’anno, molto più della crescita economica globale.
Le città del futuro saranno anche più verdi: useranno energie rinnovabili, materiali riciclabili e sistemi per riutilizzare acqua e rifiuti. Passare da un modello usa e getta ad un’economia circolare sarà fondamentale per ridurre le emissioni e proteggere le risorse naturali.
Le città di domani non saranno solo più tecnologiche, ma anche più vicine alle persone. Il vero progresso non dipenderà dai grattacieli o dai robot, ma dalla capacità di costruire luoghi dove vivere bene, in equilibrio con l’ambiente e con gli altri.