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Tre milioni di italiani soffrono di anoressia e altri disturbi alimentari

 
Tre milioni di italiani soffrono di anoressia e altri disturbi alimentari
Redazione

Circa tre milioni di persone in Italia sono colpite da anoressia, bulimia ed altri disturbi dell’alimentazione e della nutrizione. In considerazione di questi dati il Ministero della Salute ha lanciato il programma di comunicazione triennale Nessuno ti può giudicare.

Tre milioni di italiani soffrono di anoressia e altri disturbi alimentari

Si lavorerà su più livelli: dall’advertising puro, con affissioni e messaggi sulla carta stampata e docu-spot in Tv fino ai social, con dei panel web, esperti ed influencer ed eventi sul territorio in tre città del Nord del Centro e del Sud. Il culmine è previsto il prossimo 15 marzo - Giornata del Fiocchetto Lilla in cui è in programma una maratona radio-televisiva con personaggi dello sport e di specialisti.

Gli obiettivi sono informare correttamente dal punto di vista scientifico, aiutare le persone coinvolte a riconoscere da subito la malattia ed anche aiutarle a chiedere aiuto, alle istituzioni ed ai medici.

Il Fondo nazionale per il contrasto dei disturbi alimentari, istituito dalla manovra 2022 e implementato nel 2024, ha reso disponibili 45 milioni nel triennio 2022-2024, destinati alle Regioni per potenziare la rete ambulatoriale integrata e multiprofessionale, favorire l’intercettazione precoce degli esordi, potenziare le strutture residenziali, implementare percorsi di cura; applicare il Percorso Lilla nei Pronto soccorso, formare gli operatori secondo protocolli clinici aggiornati e coinvolgere le famiglie nel percorso terapeutico. Nella manovra 2025 sono stati destinati 500.000 euro per il 2025, 2026 e 2027 alla prevenzione dei DAN - quelle che saranno utilizzate per la nuova campagna triennale - mentre la manovra 2026 assegna al Piano nazionale salute mentale 80 mln nel 2026, 85 mln nel 2027, 90 mln nel 2028, 30 mln annui dal 2029.

Al 15 dicembre 2025 sono 172 i servizi di cura mappati dalla piattaforma dedicata dell’Istituto Superiore di Sanità: 138 del Ssn, 34 privati accreditati convenzionati e 56 associazioni di settore che offrono interventi non sanitari. In campo nei centri di cura, équipe multiprofessionali composte da psicologi, psichiatri, dietisti, infermieri, educatori professionali ed altri professionisti che sono attivi in strutture aperte per lo più ad utenti maggiorenni ed adulti mentre solo il 51% accoglie bambini tra i 7 ed i 12 anni. Altra debolezza del sistema, l’assenza di posti letto dedicati: i ricoveri ordinari in emergenza, realizzati dal 61% delle strutture, avvengono per il 40% in reparti generici e solo per il 20% di spazi ad hoc. L’assistenza ambulatoriale specialistica è dall’altra parte il servizio più erogato (86%) ed in questo caso la prestazione è offerta da strutture dedicate ai DAN.