Dalla cantieristica militare alle applicazioni civili, nasce una nuova frontiera: leggerezza, sicurezza e performance grazie ai compositi in carbonio
Fincantieri compie un passo decisivo verso il futuro della cantieristica navale. In occasione di Seafuture 2025, a La Spezia, il gruppo guidato da Pierroberto Folgiero ha firmato un Memorandum of Understanding (MoU) con Aeronautical Service, PMI italiana specializzata nello sviluppo di soluzioni aerospaziali avanzate. L’obiettivo è ambizioso: introdurre su larga scala materiali compositi a base carbonio e tecnologie d’avanguardia nelle applicazioni navali, civili e militari.
La firma è avvenuta tra Mauro Manzini, Vice President Sales della Divisione Navi Militari di Fincantieri, e Kris Bordignon, Amministratore Delegato di Aeronautical Service, sancendo una collaborazione che apre nuovi orizzonti per l’industria navale italiana.
Oltre l’acciaio: il nuovo paradigma tecnologico
La strategia di Fincantieri punta a superare i confini tradizionali dell’acciaio, consolidando il ruolo del gruppo come abilitatore di innovazione nei settori più avanzati e ad alta intensità tecnologica.
I materiali compositi in fibra di carbonio, potenziati con nanotecnologie e soluzioni ingegneristiche proprietarie, offrono vantaggi strategici:
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leggerezza strutturale,
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riduzione delle firme radar, infrarosse e magnetiche,
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resistenza meccanica elevata,
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protezione balistica,
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caratteristiche ignifughe,
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modularità e riconfigurabilità.
Questi elementi li rendono ideali sia per le piattaforme militari di nuova generazione sia per applicazioni civili dove performance e sicurezza sono essenziali.
L’unità CCH: velocità e stealth per missioni avanzate
Il primo progetto della collaborazione sarà lo sviluppo di una nuova unità ad alta velocità CCH (Combatant Craft Heavy), costruita con compositi in fibra di carbonio rinforzati da nanotecnologie.
L’unità avrà prestazioni stealth grazie alla riduzione delle segnature radar (RCS), infrarosse e magnetiche, e sarà equipaggiata con:
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sistemi integrati di autodifesa,
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supporto ad operazioni con droni e munizioni loitering,
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tecnologie avanzate di sorveglianza e comunicazione,
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payload riconfigurabili per adattarsi a diversi profili di missione.
Innovazione condivisa con le PMI
L’intesa dimostra la capacità di Fincantieri di valorizzare le competenze delle PMI italiane, creando un ecosistema industriale sinergico e aperto.
“Grazie a questo accordo affermiamo con chiarezza il nostro ruolo pionieristico nell’introduzione dei materiali compositi in mare”, ha dichiarato Pierroberto Folgiero, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Fincantieri. “È un cambio di paradigma tecnologico che coniuga innovazione, sicurezza e sostenibilità in tutte le applicazioni strategiche, civili e militari”.
Dal canto suo, Kris Bordignon, AD di Aeronautical Service, ha sottolineato: “Per noi è un grande onore collaborare con un gruppo di eccellenza come Fincantieri. Questo accordo interamente italiano rafforza la nostra missione di trasferire innovazione a partner industriali di primo piano, valorizzando la nostra competenza nei materiali avanzati e nelle piattaforme di nuova generazione”.
Un passo verso la cantieristica del futuro
L’accordo non rappresenta solo un’operazione industriale, ma un cambio di paradigma per il futuro della cantieristica navale. L’impiego dei compositi in carbonio segna la stessa discontinuità che in passato ebbe l’acciaio nella transizione dal legno.
In un contesto geopolitico e tecnologico dove la sicurezza, la sostenibilità e la superiorità operativa diventano imprescindibili, l’intesa tra Fincantieri e Aeronautical Service pone l’Italia tra i leader della prossima generazione di piattaforme navali.