Uno dei capi più amati dagli italiani è il jeans, nati come pantaloni da lavoro nella seconda metà dell’Ottocento, quando Levi Strauss, un commerciante tedesco emigrato negli Stati Uniti, e Jakob Davis, un sarto, brevettarono nel 1873 un modello in denim rinforzato con rivetti metallici.
Jeans in Italia: storia, tendenze moda e modelli più amati
L’idea era semplice: creare un capo resistente per i minatori e gli operai dell’Ovest americano. Il termine “denim” deriva da “serge de Nîmes”, un tipo di tessuto robusto prodotto in Francia.
Con il passare dei decenni, i jeans sono usciti dai cantieri e dalle miniere per entrare nel mondo della moda. Oggi i jeans sono un must-have, un capo che unisce stile, praticità e identità. Cambiano nel tempo, ma non passano mai di moda. Sulle passerelle più recenti sono tornati modelli ispirati agli anni 2000, come i bootcut (a zampa, che si allargano verso il fondo), i flare (ancora più ampi) e i baggy jeans, molto larghi e comodi. Resistono anche gli skinny jeans (aderenti), anche se meno popolari tra i più giovani. I dettagli che fanno tendenza oggi sono lavaggi effetto usato (used), strappi strategici (ripped), orli sfrangiati e tessuti trattati per sembrare vissuti.
Molti consumatori cercano anche un valore etico nei jeans: cresce la richiesta di modelli prodotti con materiali sostenibili, denim riciclato, e lavorazioni che riducono il consumo d’acqua e l’uso di sostanze chimiche. I brand più attenti offrono collezioni eco-friendly, dimostrando che la moda può essere anche responsabile e eleganti al contento.
Sono grandi le differenze di prezzo. Si possono trovare jeans a partire da circa 15‑20 euro nei negozi low cost, fino a superare i 200 euro per quelli di marca o di lusso. In media, però, un buon jeans di fascia media costa oggi tra gli 80 e i 100 euro. Secondo uno studio condotto da Retviews by Lectra - una piattaforma di analisi per la moda - il costo medio di un capo d’abbigliamento in Europa è passato da 38 euro nel 2023 a 42 euro nel 2025.
Le preferenze italiane sembrano andare verso jeans a vita media o alta, apprezzati perché più comodi e adatti a diverse fisicità. I modelli a vita molto bassa, popolari negli anni 2000, oggi vengono scelti soprattutto da un pubblico giovane e fashion-forward.
Infine, oltre a essere un capo funzionale, il jeans è diventato anche un simbolo sociale. Indossare un jeans firmato, ben rifinito e con materiali di qualità, comunica appartenenza, gusto e, talvolta, anche uno status symbol. Allo stesso tempo, un jeans semplice, senza marca, può rappresentare una scelta di semplicità o sostenibilità.