Sulle colline di Firenze si trova un luogo fondamentale per la storia dell’Europa: gli Archivi Storici dell’Unione Europea (ASUE), noti anche come Historical Archives of the European Union (HAEU). Secondo l’European University Institute (EUI), l’archivio è stato istituito ufficialmente nel 1983 con il Regolamento n. 354/83 del Consiglio delle Comunità Europee, con l’obiettivo di conservare i documenti prodotti dalle istituzioni europee e renderli disponibili al pubblico.
Gli Archivi UE a Firenze: come è nato il centro che conserva la memoria europea
Nel 1984 la Commissione europea e l’EUI hanno firmato un accordo per il deposito dei documenti a Firenze, e nel 1986 l’archivio ha aperto al pubblico nella sua prima sede fiorentina, scelta perché consentiva di adeguare gli spazi alle esigenze tecniche dell’archiviazione senza vincoli di tutela storica troppo rigidi.
L’archivio ha continuato a crescere nel tempo, accogliendo documenti della Commissione, del Parlamento, del Consiglio e di altri organi europei, così come archivi privati di politici e movimenti che hanno contribuito all’integrazione europea. Gli ASUE e l’EUI spiegano che, secondo il principio dei trent’anni, i documenti diventano accessibili al pubblico tre decenni dopo la loro creazione, permettendo a ricercatori, studiosi e cittadini di consultare la memoria europea. Alcune categorie di documenti, tuttavia, possono avere restrizioni specifiche in base alla loro natura.
Nel 2012 l’archivio si è trasferito alla vicina Villa Salviati, sempre sulle colline fiorentine, in una struttura moderna con depositi sotterranei e circa 11.000 metri lineari di scaffalature, garantendo sicurezza, conservazione e accesso ai documenti. L’archivio oggi offre sale lettura e un catalogo digitale consultabile online, con inventari, documenti digitalizzati, foto e registrazioni audio, per permettere studi approfonditi sulla storia dell’Unione Europea.
La scelta di Firenze non è casuale: l’EUI è un centro accademico dedicato allo studio dell’integrazione europea in ambito storico, politico ed economico, e custodire qui gli archivi significa creare un legame tra ricerca e documentazione storica. Nel 2015 il Consiglio dell’Unione Europea ha aggiornato il regolamento originale con il Regolamento 2015/496, rafforzando il ruolo dell’archivio di Firenze come centro unico per la conservazione e l’accesso ai documenti europei.
Gli Archivi Storici dell’Unione Europea a Firenze rappresentano quindi molto più di un semplice deposito: sono la memoria comune dell’Europa, che conserva documenti ufficiali e testimonianze private, offrendo trasparenza e strumenti di conoscenza a chi vuole comprendere com’è nata e si è sviluppata l’integrazione europea.