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Il venerdì della memoria: perché il Native American Heritage Day conta più del Black Friday

 
Il venerdì della memoria: perché il Native American Heritage Day conta più del Black Friday
Redazione

Il Native American Heritage Day, noto anche come American Indian Heritage Day, si celebra ogni anno negli Stati Uniti il venerdì dopo il Giorno del Ringraziamento. La giornata è stata ufficialmente istituita nel 2008, quando il Congresso approvò una legge firmata dal presidente George W. Bush, con l’obiettivo di onorare i Nativi americani ed il loro contributo alla storia ed alla cultura del Paese.

Perché il Native American Heritage Day conta più del Black Friday

 

La nascita di questa giornata ha però radici più antiche. Già nei primi decenni del Novecento, storici e leader come Arthur C. Parker, appartenente alla tribù Seneca, avevano proposto una Giornata degli Indiani d’America per riconoscere il valore e la dignità dei popoli indigeni. Negli anni ’90 il Congresso stabilì novembre come National Native American Heritage Month, il mese dedicato alla memoria ed alla cultura delle Prime Nazioni e dei popoli nativi dell’Alaska.

 

La giornata è un momento di ricordo e celebrazione. L’U.S. Bureau of Indian Affairs spiega che serve a valorizzare le lingue, le arti, le danze e le tradizioni tribali, oltre a far conoscere la storia dei popoli nativi. Molte scuole e istituzioni organizzano eventi culturali, spettacoli e mostre per far conoscere ai cittadini americani la ricchezza di queste comunità. Alcune scuole preparano laboratori di artigianato tradizionale, come tessitura e creazione di gioielli, per insegnare ai più giovani antiche tecniche tramandate da generazioni.

 

Non mancano però le critiche. La scelta del giorno, che coincide con il Black Friday, il venerdì del consumismo, è considerata da alcuni attivisti superficiale o poco rispettosa. Inoltre, per molte comunità native il Giorno del Ringraziamento è un momento di lutto più che di festa: molte persone ricordano le storie di espropriazione, sofferenza e colonizzazione che seguirono l’arrivo dei coloni.

 

Non tutti gli Stati americani riconoscono la ricorrenza allo stesso modo. In alcuni, come Montana e Texas, il giorno è chiamato American Indian Heritage Day, mentre in Maryland e Alabama ha anche lo status di festa statale.

 

Il Native American Heritage Day è, in definitiva, un invito a guardare oltre la celebrazione simbolica. È l’occasione per ascoltare le voci dei popoli nativi, riconoscere le ingiustizie del passato ed impegnarsi a preservare culture vive, dinamiche e fondamentali per la storia degli Stati Uniti. Solo attraverso una memoria consapevole è possibile costruire un futuro più rispettoso, inclusivo e capace di onorare davvero le radici profonde del Paese.