Il Regno Unito, che importa la stragrande maggioranza delle verdure durante l'inverno, guarda con qualche preoccupazione al futuro, considerando che l'Europa meridionale è alle prese con l'aumento della siccità.
È in questo contesto che le fattorie verticali vengono viste come una risposta high-tech all'insicurezza alimentare.
Il Regno Unito guarda alle fattorie verticali per garantirsi il futuro alimentare, con qualche ''ma''
Coltivando le colture al chiuso in condizioni attentamente controllate, le aziende che si avvalgono di questa tecnologia possono fornire prodotti freschi tutto l'anno utilizzando molta meno terra e acqua rispetto all'agricoltura convenzionale.
Ma un nuovo studio dell'Università del Surrey rivela una realtà complessa: mentre le fattorie verticali vantano rese notevolmente più elevate e un impressionante risparmio idrico, hanno anche un'impronta di carbonio più pesante rispetto alla lattuga coltivata in campo.
Fa qui la domanda che ci si pone nel Regno Unito, ma che può interessare anche altri Paesi: l'agricoltura verticale può evolversi abbastanza rapidamente da diventare una fonte di cibo sicura e sostenibile in un'epoca di incertezza climatica?
Ma cos'é l'agricoltura verticale? E' un metodo di coltivazione delle colture al chiuso in strati impilati, spesso utilizzando l'idroponica o l'aeroponica al posto del suolo.
Le aziende agricole che l'adottano si affidano ad ambienti attentamente controllati - temperatura, umidità, luce e sostanze nutritive - per massimizzare la crescita riducendo drasticamente l'uso del suolo e dell'acqua.
Invece che nei campi, colture come la lattuga possono essere ''nutrite'' in magazzini o anche in grattacieli, spesso situati vicino alle principali città.
I sostenitori sostengono che ciò potrebbe ridurre le emissioni dei trasporti, ridurre la dipendenza dalle importazioni e aiutare paesi come il Regno Unito a garantire una fornitura affidabile di prodotti freschi.
Lo studio ha confrontato l'agricoltura verticale con la produzione tradizionale di lattuga nel Regno Unito e in Spagna. I risultati hanno rivelato differenze sbalorditive nella produttività.
Le fattorie verticali hanno consegnato circa 97 chilogrammi di lattuga per metro quadrato, rispetto ai soli 3,3 chilogrammi delle fattorie in campo.
Anche il risparmio idrico è stato significativo: i sistemi verticali hanno richiesto 0,9 m³ per chilogrammo di lattuga, rispetto ai 7,3 m³ dei campi irrigati in Spagna.
Questa efficienza potrebbe rivelarsi vitale poiché l'Europa meridionale deve affrontare un peggioramento della siccità.
Nonostante gli evidenti vantaggi in termini di resa e utilizzo dell'acqua, le fattorie verticali attualmente non sono all'altezza delle emissioni di gas serra.
La ricerca ha rilevato che la lattuga coltivata verticalmente produceva 0,93 chilogrammi di CO₂ equivalente per chilogrammo, rispetto a 0,57 chilogrammi delle fattorie del Regno Unito.
Gran parte di questo impatto deriva dal fabbisogno energetico dell'illuminazione artificiale e dei sistemi di climatizzazione, nonché dall'uso di tappi in fibra di iuta per la coltivazione. Anche se alimentata da energia elettrica rinnovabile, l'intensità energetica rimane superiore a quella dell'agricoltura in pieno campo. I ricercatori suggeriscono che i costi ambientali dell'agricoltura verticale possono essere ridotti con una tecnologia e materiali migliori.
Ad esempio, il passaggio dai tappi di iuta ad alternative come la fibra di cocco potrebbe ridurre l'impronta del terreno di oltre il 95%. Allo stesso modo, i miglioramenti nell'efficienza energetica e una maggiore integrazione con l'energia rinnovabile potrebbero rendere le fattorie verticali molto più sostenibili a lungo termine.
Se questi ostacoli possono essere superati, le fattorie verticali potrebbero aiutare il Regno Unito a ridurre la sua dipendenza dalle importazioni, liberare terreni agricoli per il ripristino ecologico e fornire una fornitura costante di verdure fresche tutto l'anno.
I ricercatori dell'Università del Surrey sostengono che l'agricoltura verticale ha il potenziale per trasformare la sicurezza alimentare nel Regno Unito, in particolare poiché il cambiamento climatico e la siccità stagionale esercitano una crescente pressione sull'agricoltura tradizionale.
La ricerca, affermano, mostra che, sebbene la tecnologia possa portare rendimenti molto più elevati e ridurre l'uso dell'acqua, attualmente comporta un costo del carbonio più elevato. La sfida ora è rendere l'agricoltura verticale più efficiente dal punto di vista energetico e meglio integrata con i sistemi rinnovabili, in modo che possa diventare una soluzione veramente sostenibile.