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Quando il caso fa storia: il Toscano, il sigaro “imperfetto” che ha conquistato il mondo

 
Quando il caso fa storia: il Toscano, il sigaro “imperfetto” che ha conquistato il mondo
Redazione

Il Sigaro Toscano è nato all’inizio del XIX secolo grazie a quella che viene descritta come un’origine accidentale: nel 1815, una partita di tabacco Kentucky importato venne bagnata da un acquazzone mentre era lasciata ad essiccare, provocando una fermentazione involontaria. Da quel tabacco fermentato nacquero i primi sigari popolari, con un carattere deciso e rustico. La produzione vera e propria iniziò nel 1818 in una manifattura a Firenze fondata sotto il granducato di Ferdinando III di Toscana.

 

Il Toscano, il sigaro nato per caso che è diventato un simbolo d’Italia

 

Il tabacco usato per il Toscano - il Kentucky - è una varietà originaria degli Stati Uniti, importata in Europa nei primi decenni del XIX secolo. Con il tempo, in Italia si sviluppò una coltivazione di Kentucky nazionale in varie regioni (tra cui Toscana, Campania, Lazio, Umbria, Veneto) per soddisfare la domanda sempre crescente. Dopo la raccolta, le foglie subiscono una stagionatura e una cura fire‑cured (essiccazione a fuoco), che dura tipicamente 10‑15 giorni; questo processo conferisce alle foglie il tipico colore scuro e un aroma robusto.

 

La produzione oggi è affidata a Manifatture Sigaro Toscano Spa (MST), che dal 2006 gestisce la linea del Toscano®, dopo l’acquisizione del ramo sigari da parte del gruppo privato al termine del monopolio statale. Gli stabilimenti principali si trovano a Lucca e - per alcune linee di produzione - a Cava de' Tirreni. Il marchio continua a rappresentare un simbolo della tradizione del sigaro in Italia.

 

La tipica forma del Toscano è bitroncoconica (con estremità strette e pancia centrale più ampia), e la superficie è irregolare, con visibili le nervature della foglia esterna. Il filler (interno) è quasi sempre costituito da Kentucky coltivato in Italia, mentre la fascia esterna (wrapper) può utilizzare Kentucky nordamericano, la cui maggiore larghezza facilita l’avvolgimento.

 

Il processo produttivo - raccolta delle foglie, essiccazione, stagionatura, cura a fuoco, arrotolamento, stagionatura finale - è mantenuto per garantire il carattere distintivo del sigaro: gusto deciso, corpo robusto e aromi intensi tipici del Kentucky fire‑cured.

 

La storia del Toscano si è consolidata nel tempo: a Firenze, nei primi decenni di produzione, poi con lo spostamento della manifattura a Lucca, il marchio è sopravvissuto a trasformazioni, privatizzazioni e cambi di proprietà, fino a oggi.