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Farmaci scaduti, da rischio a risorsa: come funziona la filiera del recupero in Italia

 
Farmaci scaduti, da rischio a risorsa: come funziona la filiera del recupero in Italia
Redazione
I farmaci scaduti rappresentano una categoria di rifiuti spesso sottovalutata, ma il loro smaltimento corretto è fondamentale per tutelare l’ambiente e la salute pubblica. Quando un medicinale supera la data di scadenza, non deve essere gettato nel lavandino o nell’indifferenziato, perché molte delle sue sostanze attive potrebbero contaminare le acque o il suolo, contribuendo alla diffusione di inquinanti difficili da eliminare. In Italia esiste una filiera dedicata al loro trattamento, nata per gestire in sicurezza questo tipo di materiale potenzialmente pericoloso. Il primo passo inizia nelle case dei cittadini: i farmaci non più utilizzabili vanno conferiti negli appositi contenitori posti nelle farmacie e presso alcune strutture sanitarie. All’interno di questi contenitori si possono depositare blister, compresse, capsule, sciroppi, pomate e spray, mentre flaconi in vetro e confezioni in carta devono essere smaltiti nei rispettivi contenitori della raccolta differenziata dopo averli svuotati del contenuto. Una volta raccolti, i farmaci scaduti vengono prelevati da ditte specializzate nel trasporto di rifiuti sanitari pericolosi e inviati ai centri autorizzati allo smaltimento. Qui vengono catalogati, separati e preparati per il trattamento finale, che di solito avviene tramite incenerimento ad alte temperature. Questo processo termico è in grado di neutralizzare completamente i principi attivi, evitando che possano disperdersi nell’ambiente o venire riutilizzati illegalmente. L’incenerimento produce ceneri e residui che vengono poi gestiti secondo le normative sui rifiuti speciali, garantendo che nulla venga reimmesso nel ciclo naturale in forma dannosa. Seguendo questa procedura, i farmaci scaduti finiscono quindi in impianti altamente controllati, dove il loro impatto ambientale viene ridotto al minimo. Nonostante l’esistenza di una filiera efficiente, la parte più importante resta la consapevolezza dei cittadini: smaltire correttamente i farmaci scaduti significa anche prevenire rischi per animali domestici e bambini, che potrebbero entrare in contatto con sostanze ancora attive e ridurre l’inquinamento delle acque, un fenomeno sempre più diffuso a causa del rilascio di molecole farmaceutiche. Per questo motivo informarsi ed adottare comportamenti responsabili è un gesto semplice ma determinante per la salute collettiva.