Nel 2022, secondo il Rapporto dell’ANCI, nei 145 comandi di polizia locale analizzati risultavano installate 29.137 telecamere di videosorveglianza, pari a una media di circa 202 telecamere per comando. Le città capoluogo con il maggior numero di dispositivi erano Milano (2.260), Firenze (1.503), Roma (1.314) e Genova (1.256), a conferma di una concentrazione più elevata nelle aree metropolitane ad alta densità abitativa.
Videosorveglianza senza precedenti: in Italia decine di migliaia di telecamere, ma nessun registro nazionale
Il Rapporto ANCI evidenzia inoltre una crescita costante del numero di telecamere installate negli anni, spinta dall’esigenza di dotare i territori di strumenti di monitoraggio più estesi, dall’aumento dei progetti di sicurezza urbana e dalla progressiva digitalizzazione delle infrastrutture locali.
Parallelamente, un’analisi pubblicata nel 2024 da Digitale Popolare riferisce un rapporto medio di 1,45 telecamere pubbliche ogni 10.000 abitanti nei comandi esaminati. Nella stessa analisi, le città con il maggior numero complessivo di telecamere risultano Milano (2.272), Roma (2.123), seguite da Napoli (circa 1.600) e Torino (circa 1.500), dati che confermano l’ampliamento continuo dei sistemi di controllo urbano. Per quanto riguarda la dimensione privata, il quarto rapporto Censis in collaborazione con Verisure (2025) evidenzia che l’88,9% delle famiglie italiane possiede almeno un dispositivo di sicurezza domestica ed il 67,8% ne utilizza più di uno.
Inoltre, il 90,8% degli italiani considera la sicurezza della propria casa un elemento sempre più rilevante nella vita quotidiana, mentre il 79,6% ritiene insufficiente un singolo dispositivo, preferendo soluzioni integrate come sistemi di allarme evoluti, videocamere domestiche, sensori e videocitofoni digitali. Questi dati confermano una diffusione ampia delle tecnologie di protezione nelle abitazioni, ma non forniscono un censimento del numero totale di telecamere private, poiché in Italia non esiste alcun registro nazionale.
A livello economico, il mercato italiano della videosorveglianza è stimato in 697,45 milioni di dollari nel 2024, con una previsione di 740,39 milioni nel 2025 ed una crescita attesa fino a circa 981,49 milioni di dollari entro il 2030, secondo le analisi di Mordor Intelligence.
L’espansione del settore riflette sia l’aumento della domanda pubblica e privata, sia la crescente integrazione di tecnologie come analisi video, riconoscimento di eventi critici e sistemi cloud per la gestione delle immagini. Nel complesso, i dati disponibili mostrano che la videosorveglianza pubblica italiana comprende ormai decine di migliaia di telecamere distribuite sul territorio e gestite da Comuni e Polizie locali, mentre la domanda privata risulta estremamente diffusa e in crescita.