• Non è solo luce e gas, è l'energia di casa tua.
  • Un museo. Quattro Sedi. IntesaSanPaolo
  • La piattaforma di wealth planning
  • Italpress Agenzia di stampa

L’Italia senza tempo libero, metà del Paese non riesce più a vivere la propria vita

 
L’Italia senza tempo libero, metà del Paese non riesce più a vivere la propria vita
Redazione

Secondo una recente ricerca del 2025 realizzata dall’istituto SWG su un campione rappresentativo di italiani tra i 16 e i 75 anni, quasi la metà del Paese si dichiara insoddisfatta del proprio tempo libero. In particolare, il 49% degli intervistati valuta scarsa la qualità delle attività ricreative e il 54% considera insufficiente la quantità di tempo libero a disposizione.

 

L’Italia senza tempo libero, metà del Paese non riesce più a vivere la propria vita

 

L’indagine prende in considerazione anche la fascia giovanile 16–25 anni: in questo gruppo il 39% dichiara di essere insoddisfatto della qualità del tempo libero ed il 50% ne segnala la mancanza di quantità. 

Un dato significativo riguarda la capacità degli italiani di dedicarsi alle attività che desiderano: il 59% del campione totale afferma di non riuscire a svolgere ciò che vorrebbe fare nel tempo libero, mentre il 52% segnala un’insufficiente varietà di proposte culturali o ricreative.

 

Un’ulteriore indagine realizzata nel 2024 da AstraRicerche per conto di Heineken Italia ha sondato le priorità degli italiani nella scelta del lavoro. Dallo studio emerge che, per il 51,5% degli intervistati, la caratteristica più importante in un’azienda è poter avere tempo libero per le attività della vita, superando la mera retribuzione. 

 

A seguire, come elementi fondamentali figurano la possibilità di formarsi e sviluppare competenze (40,7%) e la flessibilità nei tempi e nei luoghi di lavoro (40,5%).  Altre preferenze riportate dalla ricerca includono l’attenzione al welfare aziendale (34,5%), la parità di genere e l’inclusione (27,5%), e retribuzioni superiori alla media dei coetanei (27%). In fondo alla classifica, solo l’11% dei partecipanti considera accettabile un alto guadagno a fronte di molte ore lavorate.

 

Lo studio coinvolge oltre 1.000 lavoratori, suddivisi tra le varie generazioni: Baby Boomers, GenX, Millennials e GenZ. Tra le generazioni più giovani, la priorità accordata al tempo libero appare particolarmente marcata: nella GenZ il 20% e tra i Millennials il 21% indica il tempo libero come criterio principale nella scelta del lavoro.

 

I dati confermano che una parte significativa degli italiani - giovani e adulti - si sente insoddisfatta rispetto al proprio tempo libero, sia in termini di qualità che di quantità e di offerta territoriale. Parallelamente, quando si tratta di lavoro, molti richiedono che l’occupazione consenta realmente di avere tempo libero: per oltre la metà degli intervistati è questo l’elemento più importante nella definizione dell’azienda ideale.