• La piattaforma di wealth planning
  • Non è solo un pacco, è la soluzione giusta
  • banner italpress 720x90

Trump bloccato sui dazi: la Corte USA annulla le tariffe imposte con la legge sulle emergenze

 
Trump bloccato sui dazi: la Corte USA annulla le tariffe imposte con la legge sulle emergenze

Sentenza storica della US Court of International Trade: “Violati i limiti della IEEPA del 1977”. La Casa Bianca parla di “colpo di Stato giudiziario”. Mercati e dollaro in rialzo. Ricorso alla Corte Suprema in vista

NEW YORK / WASHINGTON – Un terremoto politico ed economico scuote gli Stati Uniti e i mercati globali. La US Court of International Trade ha stabilito che l’ex presidente Donald Trump ha abusato dei poteri conferiti dalla IEEPA (International Emergency Economic Powers Act) del 1977 per imporre dazi doganali generalizzati, dichiarandoli illegittimi.

La sentenza, articolata in oltre 50 pagine, segna un punto di svolta nella giurisprudenza americana in materia di commercio internazionale e rischia di ribaltare l’intera architettura protezionista costruita da Trump tra il 2018 e il 2020. La reazione dei mercati è stata immediata e positiva, mentre dalla Casa Bianca arriva una dura condanna politica e l’annuncio di un imminente ricorso alla Corte Suprema.

La sentenza: “Trump ha abusato della IEEPA”

Secondo i tre giudici del tribunale federale – nominati rispettivamente da Ronald Reagan, Barack Obama e dallo stesso Donald Trump – i dazi imposti tra il 2018 e il 2020 non rispondono ai criteri della IEEPA, che può essere attivata solo in presenza di “minacce insolite e straordinarie” alla sicurezza nazionale.

“La legge del 1977 non può essere interpretata come uno strumento per conferire al Presidente un’autorità illimitata in materia di dazi su scala globale”, scrive la Corte.

Viene quindi sconfessata la tesi dell’amministrazione Trump, secondo cui il deficit commerciale potesse configurare una minaccia nazionale tale da giustificare l’uso di poteri emergenziali.

Dazi annullati: chi è coinvolto?

Secondo quanto riportato dalla CNN, i dazi annullati comprendono:
• Il 30% contro la Cina,
• Il 25% sulle merci dal Messico e dal Canada,
• Il 10% generalizzato su beni da tutto il mondo.

Restano invece in vigore solo i dazi su auto, acciaio, alluminio e componenti meccaniche, applicati tramite la Sezione 232 del Trade Expansion Act, una normativa distinta dalla IEEPA.

La Casa Bianca insorge: “Colpo di Stato giudiziario”

La risposta dell’amministrazione non si è fatta attendere. Il vice capo dello staff Stephen Miller ha parlato di: “Colpo di Stato giudiziario fuori controllo”. Mentre il portavoce Kush Desai ha rincarato la dose: “Non spetta a giudici non eletti decidere come affrontare un’emergenza nazionale. Il presidente Trump ha agito per difendere la sicurezza economica dell’America.”

Il governo ha già annunciato ricorso e non esclude che il caso possa giungere alla Corte Suprema, configurando un nuovo scontro istituzionale tra potere esecutivo e giudiziario.

Mercati e dollaro in festa

La notizia è stata accolta con entusiasmo dalle Borse: i futures di Dow Jones e Nasdaq sono saliti rapidamente dopo la pubblicazione della sentenza. Gli investitori sperano in una distensione nelle relazioni commerciali internazionali, soprattutto tra USA, Cina, Canada e Messico. Anche il dollaro ha registrato un rialzo, sostenuto dalle previsioni di maggiore stabilità nei flussi commerciali e da un clima di fiducia sui mercati globali.

Il pronunciamento della corte colpisce al cuore la dottrina protezionista trumpiana, fondata sull’uso strategico dei dazi. La decisione potrebbe limitare fortemente l’uso dei poteri presidenziali in materia economica, imponendo d’ora in avanti un maggior coinvolgimento del Congresso per qualsiasi misura fiscale o tariffaria straordinaria. Non solo: potrebbe influenzare anche le future politiche commerciali USA-Europa e USA-Cina, con un impatto diretto sulle imprese esportatrici e importatrici.

L’amministrazione Trump, che mantiene un forte peso nel Partito Repubblicano in vista delle presidenziali del 2026, ha solo dieci giorni per presentare misure correttive che evitino l’immediata decadenza dei dazi contestati. Se la sentenza verrà confermata, l’effetto per le imprese sarà miliardario, con un possibile rientro in massa di beni stranieri sul mercato USA e una ridefinizione completa delle strategie commerciali e doganali.

Redazione