Trump sfida il mondo sull’IA: Genesis Mission unisce laboratori, big tech e 40mila scienziati

Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha varato quello che alla Casa Bianca definiscono «il più grande motore della scoperta scientifica americana dai tempi del programma Apollo». È stata chiamata Genesis Mission: punta a trasformare l’intelligenza artificiale in uno strumento capace di comprimere i tempi della ricerca. Un obiettivo che, se realizzato, ridefinirebbe gli equilibri globali dell’innovazione e la competitività scientifica degli Stati Uniti.

Trump sfida il mondo sull’IA con la Genesis Mission

Il progetto prende forma attraverso una piattaforma federale che unirà dataset scientifici pubblici, supercomputer dei laboratori nazionali ed infrastrutture cloud del settore privato. La regia è affidata al Department of Energy, mentre il coordinamento politico è dell’Office of Science and Technology Policy.

Trump ha incaricato il Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti ed i Laboratori Nazionali degli Stati Uniti di “unire le menti più brillanti, i computer più potenti ed i vasti dati scientifici americani in un unico sistema cooperativo per la ricerca”. Il Dipartimento dell’Energia creerà una piattaforma di sperimentazione di intelligenza artificiale a ciclo chiuso. La missione sfrutterà le risorse informatiche dei laboratori nazionali del Dipartimento dell’Energia per attingere ai set di dati federali e consentire un maggior numero di esperimenti che utilizzano l’intelligenza artificiale, Le aree prioritarie riguardano la biotecnologia, i materiali critici, la fusione nucleare e l’esplorazione spaziale, la scienza quantistica e la microelettronica.

La Missione poggia sulla collaborazione con l’industria, per aumentare le risorse di supercalcolo dei laboratori. I partners attuali sono Nvidia, AMD, Dell e Hewlett Packard Enterprise, ai quali se ne aggiungeranno altri. Il Dipartimento dell’Energia mobiliterà la rete dei 17 laboratori nazionali e oltre 40 mila scienziati, ricercatori e tecnici.

L’altra faccia della medaglia della grande espansione dell’intelligenza artificiale, che passa necessariamente dall’impianto di mega data center altamente energivori, riguarda l’aumento della pressione sulla rete elettrica statunitense e di conseguenza del costo delle bollette.

In una fase storica in cui la leadership tecnologica ha lo stesso valore della leadership militare o economica, l’intelligenza artificiale è diventata un elemento decisivo di competizione strategica internazionale. Spiega Reuters che il piano s’inserisce in un più ampio piano di deregolamentazione dell’IA: meno vincoli, più innovazione, più velocità.