Dalla lotta al bagarinaggio al captive portal con blockchain: nuova rete per visitatori e personale del Parco
Con circa 700.000 visitatori all’anno, il Parco Nazionale del Vesuvio è tra le mete più frequentate d’Italia. Fino a poco tempo fa, però, le aree di accesso – incluso il celebre sentiero del Gran Cono – erano prive di connettività dati, rendendo complessa sia la gestione dei flussi turistici che l’erogazione di servizi digitali ai visitatori.
Grazie alla collaborazione con Airlan S.r.l., operatore di telecomunicazioni attivo dal 2002, e alle soluzioni tecnologiche di Cambium Networks, il Parco ha ora una rete Wi-Fi avanzata e sicura, in grado di rispondere a esigenze operative e turistiche.
Una rete per visitatori e personale
La nuova infrastruttura prevede una doppia rete virtuale:
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una dedicata ai visitatori, che possono accedere tramite QR code al captive portal del Parco;
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una per il personale, basata su tecnologia ePSK (Extended Pre-Shared Key), che garantisce comunicazioni interne sicure.
La connessione consente di gestire in tempo reale i flussi di accesso, monitorare i biglietti Last-Minute e contrastare il fenomeno del bagarinaggio, grazie all’integrazione di un sistema digitale di identificazione e sicurezza.
Blockchain e innovazione
Il captive portal offre anche una funzionalità unica: la possibilità per i turisti di certificare la propria presenza con una cartolina digitale basata su blockchain Algorand. La soluzione, denominata AlgoWiFi, è un caso applicativo riconosciuto a livello internazionale dalla Algorand Foundation (Boston).
Installazione e numeri
L’infrastruttura è stata installata in punti strategici del Parco:
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Sentiero del Gran Cono (quota 1000 m) con due access point XV2-T1 e T0;
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Accesso Imbò (quota 900 m) con un AP XV2-T23;
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Accesso Ottaviano (quota 1050 m) con un AP XV2-T23 e uno switch EX2010P;
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In fase di realizzazione, l’accesso Trecase e l’Infopoint.
La gestione è centralizzata tramite la piattaforma cnMaestro di Cambium Networks.
Nel primo anno si sono registrate 350.000 connessioni, con picchi giornalieri di 1.500 accessi.
La connettività è garantita da un collegamento punto-punto a 500 Mb simmetrici e da una soluzione FWA a 100 Mb simmetrici sul versante a quota 1050 m.
Una sfida vinta
«Gli obiettivi fissati dal Parco per la realizzazione di questo progetto sono stati ampiamente raggiunti, con grande soddisfazione sia dal punto di vista degli ospiti che della gestione interna», ha dichiarato Raffaele De Luca, Presidente del Parco Nazionale del Vesuvio.
L’obiettivo ora è ampliare la copertura a ulteriori accessi e sentieri, trasformando il Vesuvio in un modello di innovazione digitale per le aree naturali protette.