Nel 2025 continuano a emergere conferme della vastità del fenomeno del gioco d’azzardo in Italia. Secondo un dossier dell’associazione Libera, almeno diciotto milioni di italiani hanno scommesso soldi in slot-machine, gratta-e-vinci, videopoker, scommesse o bingo nell’ultimo anno.
Italia, nazione che scommette: 18 milioni di giocatori e 23 miliardi bruciati nel 2025
Di questi, si stima che 1,5 milioni siano giocatori patologici, pari a circa il 3% degli adulti, mentre altri 1,4 milioni sono considerati a rischio moderato: insieme rappresentano quasi 2,9 milioni di persone. Il mercato resta gigantesco: per il 2024 la raccolta complessiva del gioco d’azzardo nel Paese ha raggiunto 157,4 miliardi di euro, con una spesa media per maggiorenne pari a circa 3.137 euro. Le perdite effettive, ovvero la parte realmente spesa dopo le vincite, sfiorano 23 miliardi di euro.
Il fenomeno è in crescita, soprattutto nel settore on line. Il dossier di Libera segnala un vero e proprio boom del gioco on line, con un aumento significativo del numero di conti attivi, a conferma che sempre più persone scelgono piattaforme internet per scommettere. Tuttavia, il problema non riguarda solo cifre e bilanci: nel 2025 si evidenziano forti legami tra gioco d’azzardo e criminalità organizzata. Secondo il dossier, sono 147 i clan mafiosi coinvolti in operazioni legali e illegali legate al gioco, come rilevato dalla Direzione Investigativa Antimafia e dalla Direzione Nazionale Antimafia.
La questione interessa molte regioni italiane, con un impatto particolarmente forte nelle aree a maggiore presenza mafiosa. Le regioni più colpite sono Campania, Sicilia, Lombardia e Calabria. La Campania risulta ai primi posti per spesa pro capite e intensità del gioco, con una diffusione significativa anche del gioco online. La Sicilia presenta livelli elevati di spesa complessiva e un forte ricorso al gioco via internet, con alcune province che superano nettamente la media nazionale. La Lombardia, grazie alla popolazione numerosa e all’ampia rete di punti gioco, registra i volumi complessivi più elevati, pur con una spesa pro capite più contenuta rispetto al Sud. La Calabria emerge tra le prime regioni per giocate online pro capite e densità di conti attivi.
La situazione appare così complessa da comportare non solo implicazioni economiche, ma anche sociali rilevanti: famiglie messe in difficoltà, aumento del rischio di dipendenza, pressione sulle fasce vulnerabili e, nei casi più gravi, sfruttamento del gioco come veicolo per attività illecite. Il quadro del 2025 conferma quindi come il gioco d’azzardo rappresenti una sfida multidimensionale per la società italiana, che richiede attenzione normativa, prevenzione e interventi mirati.