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L’Italia dice no agli emendamenti OMS sulle pandemie

 
L’Italia dice no agli emendamenti OMS sulle pandemie

Italia rifiuta gli emendamenti OMS sul Regolamento Sanitario Internazionale. Stessa posizione di USA, Russia, Israele e altri 8 Paesi. Ecco cosa cambia per le future pandemie

di Annachiara Albanese

L’Italia, allineandosi alla posizione degli Stati Uniti, ha rifiutato gli emendamenti 2024 al Regolamento Sanitario Internazionale, adottati alla 77/a Assemblea Mondiale della Sanità, che avrebbero voluto introdurre i concetti di "emergenza pandemica" e "maggiore solidarietà ed equità". 

La posizione ufficiale degli Stati Uniti

Il Ministro della Sanità statunitense, Robert Kennedy jr ed il segretario di Stato, Marco Rubio, avevano rilasciato una dichiarazione congiunta di formale rifiuto da parte degli Stati Uniti degli emendamenti del 2024 al Regolamento sanitario internazionale (IHR) apportati dall'Organizzazione mondiale della sanità (OMS). 

Secondo i due ministri, “l'IHR modificato darebbe all'OMS la possibilità di ordinare lockdown globali, restrizioni di viaggio o qualsiasi altra misura che ritenga opportuna per rispondere a nebulosi «potenziali rischi per la salute pubblica. Le modifiche proposte al Regolamento Sanitario Internazionale aprono le porte a un tipo di gestione narrativa, propaganda e censura simile a quella che abbiamo visto durante la pandemia di COVID. Gli Stati Uniti possono cooperare con altre nazioni senza mettere a repentaglio le nostre libertà civili, senza minare la nostra Costituzione e senza cedere la preziosa sovranità americana”.

Il rifiuto italiano: la lettera del Ministro Schillaci

Ha scritto il Ministro Schillaci al direttore generale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità: “Per mezzo di questa lettera le notifico il rifiuto di parte italiana di tutti gli emendamenti adottati”. Gli emendamenti, destinati a entrare in vigore il 19 settembre 2025 per tutti i Paesi che non si siano opposti formalmente, sono stati così respinti in blocco dall'Italia.

L'accordo è stato adottato con 124 favorevoli e 11 astensioni. Ad astenersi , oltre all' Italia, anche Russia, Iran, Bulgaria, Polonia, Giamaica, Israele, Romania, Paraguay, Guatemala e Slovacchia.

Cosa potrebbe accadere in caso di futura pandemia

Dal punto di vista pratico, in caso di dichiarazione di emergenza pandemica, potrebbero insorgere complicazioni nella libera circolazione internazionale, soprattutto per via dei certificati vaccinali. I nuovi emendamenti introducono un formato aggiornato di certificato, ma i cittadini italiani continuerebbero a usare quello precedente. In scenari ipotetici in cui l’OMS richiedesse un “green pass” aggiornato per spostarsi tra Paesi, chi proviene da Stati non aderenti - come l’Italia - potrebbe essere soggetto a maggiori controlli o limitazioni. Questo potrebbe valere anche all’interno dell’area Schengen.