• Non è solo luce e gas, è l'energia di casa tua.
  • Un museo. Quattro Sedi. IntesaSanPaolo
  • La piattaforma di wealth planning
  • Italpress Agenzia di stampa

Aborto negli USA, stretta su Planned Parenthood: fondi congelati, cliniche che chiudono e diritti a rischio

 
Aborto negli USA, stretta su Planned Parenthood: fondi congelati, cliniche che chiudono e diritti a rischio
Redazione

L’amministrazione Trump sta ostacolando la principale organizzazione che si occupa di aborti e salute riproduttiva negli Stati Uniti, la Planned Parenthood (PP). Recentemente, una sentenza d’appello - confermando una misura contenuta nella riforma economica nota come One Big Beautiful Bill, che interrompe per un anno l’erogazione dei rimborsi federali del programma sanitario statale Medicaid alle organizzazioni senza scopo di lucro che fanno aborti - ha permesso al Governo di trattenere fondi federali ad essa destinati.

Aborto negli USA, stretta su Planned Parenthood: fondi congelati, cliniche che chiudono e diritti a rischio

Almeno 20 delle 600 cliniche affiliate a Planned Parenthood hanno chiuso negli ultimi quattro mesi, mentre altre hanno smesso di praticare aborti pur di continuare a ricevere i fondi federali.

Da giugno del 2022, quando la Corte Suprema statunitense ha eliminato il diritto all’aborto a livello federale, abortire negli Stati Uniti è diventato più complicato: in 13 Stati è quasi completamente illegale o si può fare solo entro le prime sei settimane. Allo stesso tempo, paradossalmente, il numero di aborti a livello nazionale è aumentato: sia nel 2023 che nel 2024 è stato superiore a un milione, il numero più alto da un decennio. Questo fenomeno è dovuto alla diffusione dell’aborto farmacologico, un metodo a cui possono accedere anche le persone che vivono in Stati dove l’aborto è illegale.

Planned Parenthood è un’organizzazione creata a New York nel 1916 a cui oggi sono affiliate 47 organizzazioni indipendenti che gestiscono più di 600 cliniche in tutti gli Stati Uniti. Queste cliniche trattano circa due milioni di persone all’anno. Più della metà di loro accede a questi servizi grazie a Medicaid, il principale programma di assistenza sanitaria pubblica per persone a basso reddito. A livello federale l’aborto non è coperto dal Medicaid - lo è solo in alcuni Stati che hanno deciso di stanziare fondi aggiuntivi - ma dall’entrata in vigore del One Big Beautiful Bill anche le altre procedure offerte da una clinica che pratica aborti non possono più essere rimborsate. In altre

parole: prima di luglio una persona iscritta a Medicaid che si presentava in una clinica di Planned

Parenthood e voleva abortire doveva in molti casi pagare la procedura per intero con i suoi soldi, ma veniva sempre rimborsata se invece voleva farsi uno screening per il cancro al seno o un’ecografia. Oggi invece deve pagare di tasca propria tutti gli esami o le visite che esegue da Planned Parenthood. Questo sta portando molte persone a decidere di rivolgersi ad altre cliniche che si occupano di salute riproduttiva e che non fanno aborti, con un calo importante dei ricavi di Planned Parenthood. Come risultato, secondo Planned Parenthood sono circa duecento le cliniche che in breve tempo chiuderanno i battenti.