Un piano nazionale contro i percorsi caotici: centri certificati, professionisti qualificati e diagnosi più rapide entro il 2025
La Francia si prepara a una svolta epocale nel riconoscimento e nella gestione dell’ADHD (disturbo da deficit di attenzione e iperattività). Il Governo ha annunciato, attraverso una direttiva interministeriale, la creazione di una rete regionale di assistenza dedicata all’ADHD, con centri certificati (CRTDAH), percorsi semplificati e maggiore supporto per le famiglie.
Secondo i dati ufficiali, il disturbo colpisce circa due milioni di persone in Francia, di cui oltre 640.000 sono bambini e adolescenti. Fino ad oggi, le famiglie si sono spesso scontrate con percorsi sanitari frammentati, diagnosi tardive, tempi di attesa lunghissimi e assenza di riferimenti chiari.
“Una rottura con anni di negazione e solitudine”
Il Ministro della Salute e dell’Accesso all’Assistenza Sanitaria, Yannick Neuder, ha dichiarato:
“Riconoscere l’ADHD come un disturbo del neurosviluppo a sé stante significa rompere con anni di negazione e solitudine per le famiglie. Con questa riforma, stiamo gettando le basi per un supporto strutturato, trasparente e umano, basato su competenza, prossimità e continuità assistenziale.”
Rete regionale ADHD: cosa cambia davvero
Secondo il piano governativo, entro il 2025 ogni regione francese, comprese quelle d’oltremare, istituirà un canale di assistenza regionale per l’ADHD. Il cuore del sistema sarà rappresentato da centri risorse ADHD certificati (CRTDAH), con il compito di:
- Coordinare e garantire la qualità dei percorsi di diagnosi e cura;
- Fornire elenchi regionali aggiornati di professionisti qualificati;
- Offrire supporto e risorse alle famiglie, in collaborazione con le associazioni;
- Favorire l’accesso rapido alla diagnosi, grazie a procedure semplificate e chiare;
- Gestire la transizione tra infanzia, adolescenza ed età adulta, per evitare interruzioni del follow-up.
Il medico curante, o altri professionisti di primo livello (pediatra, neuropsichiatra infantile, medico scolastico), potrà indirizzare rapidamente la famiglia verso il centro di riferimento, senza perdite di tempo né passaggi inutili.
Fine dei percorsi “caotici”
Fino a oggi, denuncia il Ministero, i genitori erano spesso lasciati a orientarsi da soli, senza una guida chiara e con l’ansia crescente di fronte a un sospetto di ADHD. La nuova rete punta a eliminare queste criticità, assicurando continuità, trasparenza e prossimità.
Anche Charlotte Parmentier-Lecocq, ministra delegata per l’autonomia e la disabilità, ha sottolineato l’importanza del piano:
“Entro il 2025, ogni regione francese avrà un sistema di assistenza dedicato all’ADHD. Per le famiglie, questo significa un punto di accesso chiaro, professionisti identificati, tempi di diagnosi ridotti e un supporto strutturato in tutte le fasi della vita.”
Redazione