Didattica del futuro: la Sapienza avvia un progetto pilota per misurare l’impatto dell’AI sull’apprendimento degli studenti di medicina
Nel cuore dell’università pubblica più grande d’Europa, la Sapienza di Roma lancia una sfida ambiziosa: integrare l’intelligenza artificiale nella didattica medica attraverso il progetto AI-LEARN@Sapienza, con l’obiettivo di valutare scientificamente l’impatto delle tecnologie emergenti sull’apprendimento clinico e decisionale degli studenti di Medicina.
Il progetto, sostenuto dalla prorettrice alla Didattica Ersilia Barbato e coordinato dalla Facoltà di Medicina e odontoiatria guidata dal preside Domenico Alvaro, sarà sviluppato sotto la responsabilità scientifica di Andrea Botticelli, in collaborazione con il presidente della Fondazione per la Medicina personalizzata Paolo Marchetti e con la società internazionale ctcHealth, specializzata in AI per sanità e farmaceutica. “Con AI-LEARN@Sapienza affrontiamo una sfida ambiziosa che coniuga innovazione tecnologica e rigore scientifico per migliorare concretamente la qualità della formazione medica”, ha dichiarato la rettrice Antonella Polimeni, evidenziando l’importanza del metodo scientifico come approccio all’intelligenza artificiale, nel solco della missione accademica dell’Ateneo.
Un progetto scientifico in tre fasi
La sperimentazione si svilupperà in tre fasi principali: progettazione, sperimentazione e valutazione. Il cuore dello studio è un trial randomizzato e controllato che coinvolgerà 50 studenti del corso di laurea in Medicina e Odontoiatria, divisi casualmente in due gruppi:
- Il primo gruppo interagirà con un professore-avatar, sviluppato con tecnologia NLP (Natural Language Processing), in grado di fornire feedback personalizzati, simulazioni, domande e test adattativi.
- Il secondo gruppo seguirà un percorso didattico tradizionale, senza l’ausilio di strumenti di intelligenza artificiale.
Al termine, tutti gli studenti affronteranno un caso clinico simulato tramite un paziente-avatar realistico. I risultati saranno misurati secondo tre parametri principali:
- Rapidità nella risoluzione del caso;
- Accuratezza diagnostica;
- Soddisfazione dello studente.
Il progetto si concluderà nella primavera del 2026 con l’analisi dei dati raccolti. L’auspicio, espresso dalla governance accademica, è che AI-LEARN diventi un modello replicabile anche in altri contesti formativi nazionali e internazionali, promuovendo collaborazioni tra università europee e stimolando la nascita di nuovi filoni di ricerca sulla didattica innovativa.
Appuntamento a settembre
La presentazione ufficiale di AI-LEARN è fissata per giovedì 11 settembre 2025, alle ore 14.30, presso l’aula Cassano della Sapienza. Un evento aperto alla comunità accademica e scientifica, che segna un passo concreto verso l’università del futuro.
Redazione