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Gli anziani: un problema sociale

 
Gli anziani: un problema sociale
Redazione

L’Italia è uno dei paesi europei con più persone anziane. Al 1° gennaio 2025, il 24,7 % della popolazione ha più di 65 anni. Gli ultra-ottantenni sono 4,59 milioni. Le famiglie dove vivono solo persone anziane spendono in modo diverso da quelle giovani. Per esempio, dedicano una parte maggiore dei loro soldi a cibo (quasi la metà della spesa mensile) e cure mediche (circa il 6 %). Questo fa capire quanto siano vulnerabili. Basta un piccolo aumento dei prezzi per metterle in difficoltà e se vivono da sole, le cose peggiorano ancora di più.

Gli anziani: un problema sociale

Secondo l’ultimo rapporto di Caritas Italiana, nel 2024 è aumentato il numero di anziani che hanno chiesto supporto: erano il 7,7 % nel 2015 e sono diventati il 14,3 %. Tra gli italiani, la percentuale è ancora più alta: 24,3 %.

Per l’ISTAT, il 23,1 % della popolazione italiana è a rischio povertà o esclusione sociale. Tra chi vive da solo e ha più di 65 anni, il pericolo è ancora maggiore: il rischio è cresciuto di 2,3 punti percentuali nell’ultimo anno. Nel 2024, Caritas ha assistito circa 278 mila famiglie, un numero aumentato del 62,6 % rispetto al 2014. Tra queste famiglie, il 26,7 % vive in povertà da tanto tempo, non si tratta quindi solo di problemi temporanei. I problemi principali sono legati alla casa e alla salute.

Secondo i dati Caritas: il 33 % ha gravi difficoltà abitative; il 22,7 % rischia di perdere la casa o è già senza dimora; il 10,3 % fatica a pagare l’affitto o le bollette. Sei milioni di persone hanno detto di non aver potuto fare visite mediche o esami di cui avevano bisogno. Tra gli anziani aiutati da Caritas, il 15,7 % ha problemi di salute gravi, ma non riesce a curarsi.

Il costo della vita continua ad aumentare. Le bollette dell’energia sono salite del 12,7 %, i prezzi dei generi alimentari del 2,4 % e anche la spesa per l’istruzione è cresciuta del 2,9 %.

Questo crea un gap enorme tra entrate e uscite. I salari reali (cioè il potere d’acquisto degli stipendi) sono calati del 4,4 % tra il 2019 e il 2024. Se si guarda al periodo 2008–2024, la perdita è dell’8,7 %. È il peggior risultato tra i Paesi del G20.

Anche chi ha un lavoro fa fatica. Si parla sempre più spesso di working poor, persone che hanno un impiego, ma non guadagnano abbastanza per vivere in modo dignitoso. Tra gli assistiti da Caritas, il 23,5 % lavora, ma è comunque in povertà. Un altro dato preoccupante: tra tutte le persone con un impiego in Italia, quasi il 30 % non riesce ad arrivare a fine mese.