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Con una TAC diagnosi precoce per ridurre mortalità e costi del cancro ai polmoni

 
Con una TAC diagnosi precoce per ridurre mortalità e costi del cancro ai polmoni

Dovrebbe partire a luglio, in Australia, il nuovo programma nazionale di screening del cancro ai polmoni, con l'obiettivo di rilevare  altri 1.500 casi ogni anno, con l'obiettivo di salvare 12.000 vite nel prossimo decennio

Il nuovo programma nazionale sarà aperto alle persone con una storia significativa di fumo. Secondo l'oncologa radioterapista Shalini Vinod, intervistata dall'Australian Broadcasting Corporation,le donne muoiono di cancro ai polmoni più che di cancro al seno e che gli uomini muoiono di cancro ai polmoni più che di quello alla prostata. La dott.Vinod ha poi aggiunto che non solo il cancro ai polmoni è il tumore più mortale in Australia, uccidendo circa 9.000 persone all'anno, ma che il tasso di sopravvivenza a cinque anni per il cancro ai polmoni è solo del 26%, rispetto al cancro al seno, che è del 92%. "Quando i pazienti ricevono la diagnosi, circa la metà di loro presenta una malattia in stadio avanzato... e ciò significa che il cancro ai polmoni è incurabile e la sopravvivenza è scarsa", ha affermato Vinod, per poi spiegare che "l'idea dello screening del cancro ai polmoni è quella di provare a individuare questi tumori in una fase molto più precoce, in cui è possibile ricorrere a un trattamento curativo''.

La speranza è quella di diagnosticare il cancro in fase iniziale

Mark Brooke, direttore generale della Lung Foundation Australia, ha affermato di essere ottimista sul fatto che il programma porterà speranza ai pazienti affetti da tumore al polmone, ottenendo risultati simili a quelli dei programmi di screening già in atto per il tumore del colon-retto, della cervice e del seno. "I programmi di screening del cancro hanno trasformato questi tumori in casi in cui la maggior parte viene ora diagnosticata in fase iniziale... e questa è la nostra fervente speranza per il cancro ai polmoni", ha affermato Brooke.

Oltre ai 15.000 casi di cancro ai polmoni già diagnosticati ogni anno, gli specialisti respiratori prevedono che in Australia, attraverso il programma di screening, ne verranno individuati altri 1.500. "Abbiamo una vasta gamma di trattamenti che possono sicuramente cambiare la situazione e aumentare le possibilità", ha detto Brooke, secondo il quale, sebbene l'aumento delle diagnosi di cancro ai polmoni in fase iniziale accrescerebbe la pressione sul sistema sanitario affinché tratti più pazienti, in definitiva ridurrebbe i costi. "Per i pazienti diagnosticati allo stadio 4 il costo è di circa 60.000 dollari, mentre per i pazienti diagnosticati allo stadio 1 si arriva fino a 17.000 dollari, a seconda del trattamento", ha affermato. Il programma di screening offrirà una TAC a basso dosaggio con fatturazione in blocco alle 930.000 persone che si stima saranno idonee al programma nel primo anno.

L'accesso al programma di screening per i soggetti tra i 50 e i 70 anni

Brooke ha affermato che i criteri di ammissibilità sono rivolti a un gruppo demografico di persone cresciute in un'epoca in cui il fumo era molto più diffuso di oggi. "Essendo cresciuto negli anni '70 e '80, quando il tasso di fumatori in Australia era di circa il 60 per cento... queste persone avranno tra i 50 e i 70 anni quando questo programma verrà introdotto", ha affermato, ricordando che ''meno di 30 anni fa ci era consentito fumare nei nostri luoghi di lavoro, nei nostri veicoli a motore, nelle nostre case, nei pub e nelle discoteche". Avranno diritto al programma di screening i soggetti di età compresa tra i 50 e i 70 anni, che non mostrano sintomi di cancro ai polmoni e che hanno una storia di fumatori (un pacchetto al di sigarette al giorno per 30 anni), se stanno ancora fumando o hanno smesso negli ultimi 10 anni. Il programma si concentrerà sulle comunità delle Prime Nazioni, che hanno un tasso di incidenza più elevato di cancro ai polmoni, nonché sulle persone provenienti da contesti culturali e linguistici diversi e dalle aree rurali e remote. Furgoni dotati di tecnologie di screening si recheranno nelle zone remote per garantire alle persone un comodo accesso al servizio.

La professoressa Vinod ha affermato che per ora lo screening sarà aperto solo alle persone che hanno fumato, ma spera che in futuro i requisiti possano essere ampliati. "Ciò non significa che non ci preoccupiamo di chi non fuma, ma penso che da qualche parte dobbiamo pure cominciare'', ha detto.

Redazione