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Broncoscopia robotica: diagnosi precoce dei noduli polmonari al Gemelli

 
Broncoscopia robotica: diagnosi precoce dei noduli polmonari al Gemelli

Al Policlinico Gemelli arriva la broncoscopia robotica con il sistema Ion: diagnosi precisa e minimamente invasiva dei noduli polmonari, anche di piccole dimensioni

Il reparto di pneumologia interventistica del policlinico Agostino Gemelli di Roma è tra i pochi centri italiani (unico nel Centro-Sud) che dispongono di device di diagnostica dei noduli polmonari, che permettono di studiare con accuratezza anche le formazioni molto piccole consentendo una diagnosi precoce delle lesioni polmonari tumorali, offrendo ai pazienti migliori chances di guarigione ed evitando lunghi monitoraggi, interventi invasivi e biopsie non necessarie.

Il sistema Ion: tecnologia robotica per la pneumologia interventistica

Lo strumento si chiama Ion Endoluminal System di Intuitive Surgical - ha ricevuto il marchio CE (l’autorizzazione europea) solo a fine 2024, mentre negli Usa, dove sono circa mille i sistemi di broncoscopia robotica attualmente in uso, è stata introdotta dal 2018 - e consiste in una piattaforma che consente di effettuare biopsie polmonari minimamente invasive di lesioni nodulari periferiche. Gli straordinari risultati diagnostici dimostrati da questa tecnologia hanno portato alla sua massiva diffusione in altri Paesi - sono - nonostante i suoi costi non trascurabili, che rappresentano l'unico ostacolo alla sua implementazione in Europa.

L’uso sempre più diffuso della TAC del torace, anche per lo screening dei tumori del polmone in popolazioni a rischio, ha portato a un aumento esponenziale della diagnosi di noduli polmonari, che vanno però ‘interpretati’, per capire quali di questi hanno un rischio alto di malignità ed andrebbero dunque ‘tipizzati’ istologicamente.

“Un punto di svolta nella diagnosi dei tumori polmonari”

Ha spiegato il professor Rocco Trisolini, associato di Malattie dell’Apparato respiratorio dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e direttore della UOC di Pneumologia interventistica del Gemelli: “Il problema è che molti di questi noduli sono piccoli (inferiori al centimetro) e/o in sedi difficili da raggiungere. Per queste lesioni, le tecnologie finora a disposizione per la diagnosi (la biopsia polmonare percutanea o la biopsia broncoscopica, con metodiche di imaging non particolarmente avanzate, come le mini-sonde ecografiche o la fluoroscopia) non sono accurate a sufficienza. Se non addirittura tecnicamente impossibili da eseguire con un profilo di sicurezza accettabile.

Un valore aggiunto all’acquisizione del sistema Ion al Gemelli è il fatto di avere a disposizione una sala ibrida, dove è possibile effettuare la procedura di broncoscopia robotica in concomitanza con un sistema TAC di imaging avanzato (cone beam CT). È questo il vero punto di svolta. In questo modo possiamo studiare e diagnosticare tutti i noduli, indipendentemente dalle dimensioni, dalla posizione e dal pattern di crescita del nodulo rispetto al bronco (cioè se si sviluppa all’interno del bronco o al suo esterno)”.

Redazione