L’Organizzazione Mondiale della Sanità avverte: più caldo, più allergie, più malattie. A rischio milioni di persone nel mondo.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente, ha lanciato un allarme globale sugli effetti sempre più evidenti e pericolosi del cambiamento climatico sulla salute umana. Un segnale d’emergenza che non può più essere ignorato.
Nel periodo primaverile ed estivo, si registrano livelli record di pollini nell’aria, in particolare delle graminacee, con gravi conseguenze per chi soffre di asma o di altre malattie respiratorie allergiche. Ma il problema va ben oltre: secondo l’OMS, il clima impazzito rappresenta oggi la più grande minaccia alla salute pubblica nel XXI secolo. Le conseguenze sono sia dirette, come le ondate di calore sempre più intense e prolungate, i fenomeni meteo estremi – tempeste, uragani, tornado e inondazioni – e il progressivo innalzamento del livello del mare, sia indirette, come l’aumento delle patologie cardiovascolari e respiratorie, dovuto anche alla presenza crescente di ozono e particolato nell’aria, e il peggioramento della qualità dell’acqua e del cibo.
L’emergenza climatica sta già modificando i sistemi naturali e socioeconomici. L’insicurezza alimentare e le difficoltà nell’approvvigionamento di acqua potabile stanno colpendo molte aree del pianeta, esponendo le comunità più fragili a gravi rischi sanitari. Anche la salute sul lavoro è minacciata: i colpi di calore incidono sulla produttività e aumentano il rischio di problemi cardiaci e incidenti, soprattutto per chi lavora all’aperto.
Secondo i dati raccolti, le categorie più esposte agli effetti del clima che cambia sono gli anziani, i minori e coloro che vivono in contesti urbani non adeguatamente adattati alle nuove condizioni ambientali. Inoltre, la crisi climatica sta influenzando in modo significativo anche la salute mentale. Le persone già fragili psicologicamente saranno sempre più esposte a stress, ansia, depressione e altri disturbi legati al disagio climatico e sociale.
Redazione