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Celiachia: fino al 70% dei casi potrebbero sfuggire alla diagnosi

 
Celiachia: fino al 70% dei casi potrebbero sfuggire alla diagnosi

L'allarme è stato lanciato dalla Fondazione spagnola per l'apparato digerente (FEAD) in occasione della Giornata internazionale della celiachia, sottolineando l'importanza di non eliminare il glutine senza supervisione medica e mai prima di una diagnosi

Se la celiachia non viene curata tempestivamente, si possono sviluppare patologie più gravi. Azioni come l'eliminazione del glutine prima della diagnosi possono dare luogo a risultati falsi negativi. Per una diagnosi affidabile della celiachia, bisogna tenere presente che al momento della diagnosi la persona non ha eliminato il glutine dalla sua dieta, "il che non è raro, data la popolarità della dieta senza glutine", aggiunge la Fondazione. Per evitare ciò, è necessario effettuare una diagnosi corretta basata sull'affidabilità dei test, insiste la FEAD.

"Una diagnosi di celiachia dovrebbe essere presa in considerazione nelle persone che presentano sintomi che la suggeriscono o in quelle ad alto rischio di svilupparla, come chi soffre di diabete di tipo 1 o ha familiari con celiachia", aggiunge il dott. Luis Fernández Salazar, esperto presso la FEAD.

Celiachia: La diagnosi deve essere basata su dati oggettivi

La celiachia peraltro si manifesta con sintomi comuni anche ad altre patologie comuni, come la Sindrome dell'intestino irritabile (IBS), come cambiamenti nel ritmo intestinale, dolori addominali e meteorismo. Secondo gli specialisti, la celiachia può essere confermata solo se sono soddisfatti due criteri: un esame del sangue che individui anticorpi specifici e, se positivo, una biopsia della mucosa duodenale

La diagnosi di celiachia deve essere certa e basata su dati oggettivi, non solo per spiegare con precisione i sintomi del paziente, ma anche perché implica il rispetto rigoroso di una dieta senza glutine per tutta la vita, spiegano gli esperti. Ci sono casi in cui le prove possono essere ambigue. In queste situazioni la diagnosi di celiachia deve tenere conto di altri fattori, come la progressione clinica con una dieta priva di glutine o anche studi genetici, che, pur non confermando la malattia, aiutano a determinare la predisposizione.

La sensibilità al grano

Può verificarsi quella che viene anche definita “ sensibilità al grano non celiaca ”, una condizione che si presenta con sintomi simili alla celiachia ma senza marcatori oggettivi o danni intestinali. La celiachia non colpisce solo l'apparato digerente. Se non trattata correttamente, può portare a disturbi come l'anemia, l'osteoporosi, l'infertilità e disturbi neurologici.

Annachiara Albanese