La notizia potrebbe sembrare scontata, se si pensa a cosa i telefilm polizieschi americani ci hanno insegnato: quando una morte merita attenzione, il coroner esegue sempre un’autopsia. E questo sarà fatto anche sul corpo di Shane Devon Tamura, il giovane di 27 anni che, a New York, prima di togliersi la vita, ha ucciso quattro persone nel palazzo che, a Manhattan, ospita anche la sede della NFL, la lega più importante del football americano professionistico.
Ma forse è più “notizia” il fatto che il cervello dell’assassino sarà esaminato specificamente dall'Ufficio del Capo Medico Legale di New York City. Questo perché, in un biglietto trovato sulla scena della sparatoria, Tamura si chiedeva se la "CTE", una malattia cerebrale causata da traumi cranici ripetuti, potesse essere la causa della sua malattia mentale. Ha chiesto che il suo cervello fosse studiato.
I contatti violenti sono una delle componenti più spettacolari del football americano, e spesso i giocatori subiscono colpi alla testa così forti da dover abbandonare il campo, per rientrare solo dopo una risonanza magnetica che escluda commozioni cerebrali.
Dalle prime indagini è emerso che Tamura, originario di Las Vegas, "ha una storia documentata di salute mentale".
Cos’è la CTE?
La CTE (encefalopatia traumatica cronica) è una condizione cerebrale degenerativa causata da lesioni ripetute alla testa, tipicamente nel corso di molti anni.
Sebbene la CTE non possa essere diagnosticata in vita, un terzo degli ex giocatori NFL sospetta di esserne affetto, secondo un rapporto del 2024. La NFL ha riconosciuto ufficialmente il legame tra football e CTE nel 2016.
Nel 2015 è uscito il film "Concussion" (in italiano: "Zona d'ombra"), con Will Smith nei panni del patologo forense Bennet Omalu, che per primo identificò la malattia nei giocatori, suscitando forti resistenze.
Un precedente eclatante: l’ex giocatore Phillip Adams, trovato affetto da CTE grave dopo aver ucciso sei persone e suicidatosi nel 2021.
I sintomi e le implicazioni della CTE
Conosciuta un tempo come "sindrome da ubriaco di pugni" nei pugili, la CTE può causare:
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demenza precoce
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compromissione della memoria
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cambiamenti di personalità
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disturbi del movimento simili al morbo di Parkinson
La CTE può colpire chiunque subisca ripetuti traumi cranici. Il legame tra CTE e suicidio è ancora oggetto di studio, ma si è osservata una frequenza più alta della malattia in atleti deceduti per suicidio.
Diagnosi e trattamento
Senza autopsia, non è possibile diagnosticare la CTE. Nemmeno una risonanza magnetica cerebrale fornisce una conferma, anche se può mostrare anomalie coerenti.
Le caratteristiche anatomiche da ricercare sono:
I sintomi della CTE si sovrappongono a disturbi psichiatrici come:
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depressione maggiore
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disturbo bipolare
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schizofrenia
Alcuni studi segnalano associazione con ideazione omicida e impulsività, in particolare in soggetti che hanno subito lesioni cerebrali nei lobi frontali, anche da semplici incidenti stradali.
Non esiste una cura definitiva per la CTE, ma i farmaci psichiatrici possono aiutare a gestire comportamenti e sintomi neurologici.