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Cure alternative contro il cancro: la morte di Ananda Lewis riapre il dibattito

 
Cure alternative contro il cancro: la morte di Ananda Lewis riapre il dibattito

La morte di Ananda Lewis riapre il dibattito su cure alternative contro il cancro. Cosa dicono i dati e perché i trattamenti tradizionali restano vitali

Quello del ricorso a trattamenti non convenzionali per curare i tumori è un argomento che, ciclicamente, si ripropone in Paesi diversi, aprendo dibattiti tra i sostenitori e avversatori delle cure tradizionali. Oggi a tenere banco, negli Stati Uniti, è la notizia della morte di Ananda Lewis, noto personaggio dell'industria dell'intrattenimento (era ex VJ di MTV e conduttrice televisiva), deceduta pochi giorni fa, ad appena 52 anni, stroncata da un tumore al seno dopo avere rinunciato ai trattamenti tradizionali, scegliendo di fare ricorso a cure alternative. Era stata lei stessa a rendere nota la malattia, nel 2020, quando disse che da due anni stava lottando contro il cancro al seno da più di due anni. Ananda Lewis aveva quindi annunciato che avrebbe abbandonato i trattamenti convenzionali in favore di metodi olistici come l'estrazione di succhi, rimedi erboristici e regimi detox.

Cure alternative: il caso di Steve Jobs

Quando le è stato diagnosticato il cancro, Lewis aveva già raggiunto uno stadio avanzato, in parte a causa della sua paura di vecchia data delle mammografie e delle preoccupazioni relative all'esposizione alle radiazioni. Come Lewis, alcuni pazienti oncologici mettono in discussione le cure tradizionali e si rivolgono invece a terapie alternative. Il caso forse più noto è quello di Steve Jobs, fondatore di Apple, che, dopo avere avuto diagnosticato un cancro al pancreas, rimandò l'intervento chirurgico affidandosi una dieta vegana e a trattamenti e rimedi erboristici. Negli Stati Uniti, secondo uno studio di tre anni fa, meno dell'uno percento dei pazienti oncologici rifiuta qualsiasi trattamento. Tuttavia, un altro studio ha rilevato che oltre il 19% rifiuta almeno alcuni dei trattamenti raccomandati, tra cui chemioterapia e radioterapia.

Perché alcuni pazienti rifiutano i trattamenti tradizionali

Le statistiche sono comunque impietose. La Yale School of Medicine, nel 2017, ha pubblicato uno studio secondo il quale i pazienti affetti da tumore al seno o al colon-retto e che hanno scelto trattamenti alternativi hanno quasi cinque volte più probabilità di morire, mentre quelli affetti da tumore al polmone non metastatico presentano un rischio più che doppio. Molti pazienti che rifiutano i trattamenti convenzionali lo fanno per paura degli effetti collaterali, per sfiducia nel sistema medico o per desiderio di controllo. Per questo scelgono rimedi naturali, credendo che siano più sicuri o migliori per la loro salute.Certo, è affascinante l'idea che il corpo possa semplicemente guarire da solo può essere allettante. 

Social media, promesse miracolose, costi elevati

E su questo si innesta il fatto che l'industria del benessere e i social media spesso esaltano la "guarigione naturale", promuovendo trattamenti non comprovati come più sicuri delle cure standard. Quindi, davanti ad una diagnosi spaventosa e a una crescente sfiducia, alcuni pazienti considerano le terapie alternative più promettenti.  Magari affidandosi a cure miracolose che costano centinaia di migliaia di dollari, promettendo guarigioni che i trattamenti convenzionali non possono garantire. Comunque le cure complementari possono essere utili, ma solo se abbinate al trattamento standard. Pratiche come l'agopuntura, la meditazione mindfulness e lo yoga possono aiutare a ridurre gli effetti collaterali correlati al trattamento, come dolore, affaticamento e ansia.

Allo stesso modo in cui dieta ed esercizio fisico possano migliorare i risultati e la qualità della vita. Uno studio che è stato pubblicato nel 2022 afferma che  l'attività fisica (in aggiunta alla terapia - ripetiamo, in aggiunta - e non in sostituzione), riduce la gravità degli effetti collaterali delle terapie contro il cancro, riduce l'affaticamento, ha un impatto positivo sulla salute mentale e migliora la qualità della vita. Comunque, un trattamento precoce e basato sull'evidenza è fondamentale per migliorare le probabilità di sopravvivenza, soprattutto per i tumori aggressivi. Tornare alle cure convenzionali dopo aver provato metodi alternativi rischia di far progredire la malattia oltre il punto in cui i medici possono contenerla.

Redazione

Steve Jobs, fondatore di Apple, è uno dei casi più noti di pazienti che hanno scelto cure alternative contro il cancro