Nel 2050 oltre un terzo degli italiani avrà più di 65 anni. La denatalità mette a rischio la sostenibilità del SSN: servono più prevenzione e innovazione
L’abbassamento del tasso di fertilità, che ha determinato un progressivo calo delle nascite e l’aumento dell’aspettativa di vita, sta portando ad una popolazione sempre più anziana, che ha registrato un aumento di quasi dieci anni dai primi anni duemila. La proporzione di over-65 è destinata a crescere: nel 2050 sarà il 34,9% della popolazione, più di un terzo del totale con oltre 19 milioni di cittadini, di cui più di 4 milioni di età superiore agli 85 anni. Il calo delle nascite, unito all’invecchiamento della popolazione, porta ad uno squilibrio sempre tra anziani e popolazione in età attiva. L’indice di dipendenza degli anziani, che misura il rapporto tra la popolazione over-65 e la popolazione in età attiva (15-64 anni), è il più alto dell’Unione Europea (37,5% contro una media UE del 33%).
Entrate tributarie in calo, bisogni in aumento
Questa situazione ha conseguenze sulla sostenibilità del sistema previdenziale, sul rallentamento della crescita economica e sul sistema sanitario, rispetto al quale si generano impatti sulle entrate tributarie e sulla spesa sanitaria. La progressiva riduzione della popolazione in età lavorativa, se non compensata dall’aumento del tasso di occupazione, comporterà una graduale riduzione delle entrate tributarie necessarie per il finanziamento del SSN a causa di un numero sempre più basso di lavoratori. Questo fenomeno andrà a generare una sfida economica per il sistema-Paese, poiché una diminuzione delle risorse finanziarie disponibili potrebbe compromettere l’universalismo del SSN e la capacità del sistema sanitario di fornire cure di alta qualità e accessibili. Dall’altra parte, l’aumento della popolazione anziana comporterà un fabbisogno di assistenza sociosanitaria sempre più elevato da parte della popolazione, aumentando la pressione sul sistema sanitario.
Verso un nuovo modello di sanità pubblica
Per continuare a garantire cure di qualità e accessibili a tutti i cittadini, il SSN dovrà adattarsi in modo efficace a questa nuova realtà. Se da un lato è necessario che la sanità assorba una porzione sempre maggiore della spesa pubblica, dall’altra la crescente carenza di fondi renderà necessario un ripensamento complessivo dei modelli di gestione del sistema sanitario. In questo senso, sarà cruciale investire nella prevenzione, al fine di anticipare e mitigare i problemi di salute associati all'invecchiamento della popolazione, e nell’innovazione, per trovare soluzioni terapeutiche e gestionali che consentano di rispondere ai bisogni di salute della popolazione e al contempo ridurre la spesa economica associata.
Redazione