Dal 14 luglio via le restrizioni alla donazione: svolta storica per i diritti LGBTQIA+ e la sicurezza sanitaria
L’Australia ha approvato una storica riforma che rimuove le restrizioni alla donazione di sangue e plasma da parte di uomini gay, bisessuali e persone transgender sessualmente attive. Il cambiamento entrerà in vigore a partire dal 14 luglio 2025 per il plasma, mentre le nuove regole per il sangue saranno implementate nel corso del 2026.
Con questa decisione, l’Australia diventa il primo Paese al mondo a eliminare tutte le limitazioni basate sull’attività sessuale per la donazione di plasma, secondo quanto dichiarato dal servizio nazionale Lifeblood, che gestisce la raccolta ematica nel Paese.
Un bacino potenziale di 625.000 nuovi donatori
La misura, già adottata in forma parziale da Regno Unito e Stati Uniti, amplierà il numero di potenziali donatori di oltre 625.000 persone. Il cambiamento è stato approvato dall’ente regolatore dei prodotti sanitari australiano, dopo un’approfondita valutazione scientifica.
"Grazie a questa importante e attesa decisione, molte vite australiane saranno salvate", ha dichiarato Rodney Croome della campagna Let Us Give, attiva da anni per la rimozione del divieto.
Donazioni più inclusive, senza compromettere la sicurezza
Jo Pink, responsabile medico di Lifeblood, ha parlato di una “pietra miliare significativa”.
"La sicurezza del sangue è e sarà sempre la nostra massima priorità, ma sappiamo che le attuali regole hanno creato stigma e disagio nella comunità LGBTQIA+", ha affermato.
In precedenza, era vietato donare a tutte le persone che avessero avuto rapporti omosessuali maschili nei tre mesi precedenti, così come ai lavoratori del sesso e alle donne con partner bisessuali. Le nuove regole, invece, permetteranno la donazione a chi ha una relazione stabile da almeno sei mesi, indipendentemente da genere o orientamento sessuale.
Le nuove regole in dettaglio
- Dal 14 luglio 2025, Lifeblood non chiederà più agli uomini se hanno avuto rapporti con altri uomini nei tre mesi precedenti.
- A tutti i donatori sarà invece chiesto se hanno avuto rapporti anali con partner nuovi o multipli: in caso affermativo, dovranno attendere tre mesi per donare sangue, ma potranno donare plasma.
- Anche chi assume PrEP (il farmaco preventivo per l’HIV) potrà donare plasma, ma non ancora sangue.
- Restano escluse dalla donazione le persone affette da HIV o con partner sieropositivi.
Sicurezza garantita e domanda crescente
Uno studio congiunto di Lifeblood e del Kirby Institute dell’Università del New South Wales ha dimostrato che le modifiche non incidono sulla sicurezza della fornitura. Il plasma, infatti, è sottoposto a inattivazione degli agenti patogeni, un processo che filtra virus e batteri, riducendo drasticamente il rischio di trasmissione.
In un contesto globale dove la domanda di plasma è ai massimi storici, l’Australia spera che la nuova normativa possa incrementare le scorte e salvare migliaia di vite.
Redazione