• Non è solo luce e gas, è l'energia di casa tua.
  • Un museo. Quattro Sedi. IntesaSanPaolo
  • La piattaforma di wealth planning
  • Italpress Agenzia di stampa

La filatelia in Italia: tra storia, collezionismo e nuovi trend

 
La filatelia in Italia: tra storia, collezionismo e nuovi trend
Redazione

La filatelia ha una storia che comincia più di un secolo e mezzo fa. Il termine “filatelia” fu coniato nel 1864 a Parigi, unendo filos (“amico”) e atelia (“affrancatura”, ovvero tassa prepagata per la posta). Chi è filatelista è dunque letteralmente un “amico dei francobolli”. Il primo vero francobollo moderno è il Penny Black, emesso in Gran Bretagna il 1° maggio del 1840. In Italia molti Stati preunitari iniziarono ad usare francobolli tra il 1850 e il 1852; lo Stato Pontificio iniziò le sue emissioni ufficiali il 1° gennaio 1852.

La filatelia in Italia: tra storia, collezionismo e nuovi trend

Oggi il collezionismo filatelico continua ad essere vivo. Uno dei segnali più recenti è che Poste Italiane ha venduto oltre 150.000 cartelle filateliche nell’ultimo anno. Inoltre, il mondo del collezionismo più in generale in Italia è molto vasto: secondo un sondaggio condotto da eBay e Ipsos, il 93% degli italiani ha dichiarato di collezionare almeno un oggetto (monete, francobolli, carte da gioco, figurine, ecc.), oggi o in passato. Fra questi collezionisti, il 50% colleziona francobolli (o lo ha fatto) e l’uso prevalente è tra persone con più di 45 anni.

Tra i francobolli italiani più ricercati ci sono alcuni pezzi d’eccezione. Il Gronchi Rosa (emesso nel 1961): il suo valore può arrivare fino a circa 2.500 € per esemplari in ottimo stato. Il Trittico di Balbo supera i 10.000 €, il “5 lire Garibaldi” può avvicinarsi ai 4.000 €. I francobolli degli Antichi Stati Italiani sono un altro ambito di grande interesse: per esempio, esemplari molto rari del Regno Lombardo‑Veneto possono arrivare a valutazioni altissime, fino a 260.000 € per pezzi storici particolari. Altri francobolli molto ricercati includono la Pneumatica di Torino del 1897 (6.000‑7.000 € se in perfette condizioni) e la Luogotenenza Umberto (1944), con valore simile attorno ai 5.000 € per pezzi eccellenti.

Nel complesso, la filatelia in Italia oggi può essere descritta così: è un hobby con una base ampia, ma con molti livelli di impegno diverso. Ci sono appassionati occasionali che comprano cartelle, folder, pezzi storici per piacere estetico o collezionistico leggero; altri che studiano ogni dettaglio, partecipano a fiere, aste, fanno ricerca storica. Il mercato filatelico combina canali tradizionali (negozi, aste fisiche, club) e online, con vendite digitali in crescita. I francobolli rari e quelli con storia (stati preunitari, errori, tirature ridotte) mantengono un valore alto, mentre le emissioni moderne hanno potenziale maggiormente quando si distinguono per caratteristiche particolari.