Il controllo delle malattie infettive mortali HIV, tubercolosi e malaria è "in bilico" dopo la carenza di donazioni a un importante fondo sanitario mondiale, hanno avvertito i sostenitori del Fondo sanitario globale.
Le campagne contro HIT, TBC e malaria a rischio per il calo delle donazioni
Finora sono stati confermati solo 11,3 miliardi di dollari del budget previsto di 18 miliardi di dollari (14 miliardi di sterline) del Fondo globale per la lotta all'AIDS, alla tubercolosi e alla malaria per il periodo 2026-2028.
I principali donatori del passato, tra cui Francia, Giappone e Commissione europea, non sono riusciti a offrire importi specifici durante un vertice di impegno a margine del G20 in Sudafrica.
Gli Stati Uniti hanno promesso fino a 4,6 miliardi di dollari. Questo li renderebbe comunque il principale donatore del fondo, ma si tratta di una cifra inferiore rispetto ai 6 miliardi di dollari promessi nell'ultimo round di finanziamento.
I ricercatori affermano che nuovi farmaci per la prevenzione dell'HIV, migliori misure di controllo della malaria e innovazioni nella cura e nella vaccinazione contro la tubercolosi faranno sì che, con finanziamenti adeguati, si possa presto porre fine a queste malattie come minaccia per la salute pubblica.
Alcuni paesi, tra cui Irlanda e India, hanno aumentato i loro impegni, mentre anche il settore privato e le fondazioni sembrano svolgere un ruolo maggiore nei finanziamenti rispetto al passato.
Il presidente del Sudafrica, Cyril Ramaphosa, ha affermato che l'importo promesso finora è un "risultato straordinario".
Janeen Madan Keller, vicedirettrice per le politiche sanitarie globali presso il Center for Global Development, ha dichiarato: "La realtà è che il Fondo Globale si trova ad affrontare un'era di austerità. Deve prendere decisioni difficili in termini di riduzione dei costi se vuole avere qualche possibilità di porre fine alle epidemie di AIDS, tubercolosi e malaria".
Keller ha suggerito di ripensare radicalmente il suo modello di finanziamento, proteggendo le sovvenzioni per le nazioni più povere con il maggior numero di casi delle tre malattie ed erogando prestiti ai paesi più ricchi.