Nei mesi estivi una corretta idratazione è fondamentale per la salute. Quanto e cosa bere, quali sono i segnali della disidratazione e le raccomandazioni mediche
Durante i mesi estivi, la disidratazione, anche lieve, può avere effetti negativi che impattano sulla salute e sul nostro benessere. Può causare riduzione delle prestazioni fisiche e mentali: una perdita di liquidi pari anche solo all’1-2% del peso corporeo può compromettere la resistenza, la forza muscolare e le capacità neurologiche. Oltre che mal di testa e affaticamento; problemi di termoregolazione e renali; stitichezza. Occorre fare attenzione alle bibite gasate e ad alto contenuto di zuccheri: un eccessivo apporto di zuccheri può innescare un processo che richiama acqua dai tessuti corporei verso il lume intestinale, potendo paradossalmente peggiorare la condizione di idratazione a breve termine. La vera protagonista di un’idratazione efficace, sia durante i periodi caldi che in ogni altro periodo dell’anno, rimane l’acqua.
I rischi dell’eccesso di liquidi in alcune condizioni mediche
È altresì da tenere presente che in alcune specifiche condizioni patologiche, un’assunzione eccessiva di liquidi, che superi le perdite attraverso urina, feci e sudore, può portare a conseguenze negative come edema e scompenso cardiaco. Questo si verifica perché il corpo non riesce ad eliminare l’acqua in eccesso in modo efficiente, in tal modo causando un sovraccarico di liquidi nel sistema circolatorio e nei tessuti. Le principali patologie in cui è necessario prestare particolare attenzione all’introduzione massiccia di liquidi sono: l’insufficienza renale; l’insufficienza cardiaca; lo scompenso cardiaco. In questi casi, l’apporto idrico giornaliero va sempre concordato con il medico curante, anche in base alla patologia sottostante ed alla terapia in atto, ad esempio diuretica.
Idratarsi correttamente
Le regole principali di un’idratazione corretta sono: bere regolarmente durante il giorno e non aspettare di avere sete per bere. Aumentare l’assunzione d’acqua durante e dopo l’attività fisica; consumare frutta e verdura ricche di acqua. Prestare attenzione al colore delle urine (un’urina chiara e di colore giallo pallido, è un buon indicatore di una corretta idratazione, mentre urine scure e concentrate possono indicare disidratazione). Considerare le bevande elettrolitiche in caso di sudorazione intensa; essere consapevoli delle condizioni ambientali, perché in giornate particolarmente calde e umide, o in alta quota, il fabbisogno idrico aumenta; privilegiare l’acqua come bevanda principale.
Redazione