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Il progetto per diffondere la cultura della salute e del benessere attraverso i social

 
Il progetto per diffondere la cultura della salute e del benessere attraverso i social

Il progetto “Abbi cura di te” della Regione Lombardia. I ragazzi protagonisti della comunicazione della salute e del benessere tra i loro coetanei

È giunto alla VII edizione il progetto “Abbi cura di te”, nato nel 2018 dalla sinergia tra ASST Rhodense e l’Alta Scuola in Media Comunicazione e Spettacolo dell’Università Cattolica (ALMED), presentato nei giorni scorsi presso l’Auditorium Testori di Regione Lombardia, dall’Università Cattolica del Sacro Cuore, in collaborazione con il Centro Sportivo Italiano - Comitato di Milano, Regione Lombardia - UO Sport e Giovani e ASST Rhodense. 

Diventare protagonisti consapevoli della comunicazione della salute

Sono stati presentati i lavori realizzati dagli studenti a conclusione di un percorso formativo che unisce teoria e pratica, il cui obiettivo è: fornire ai ragazzi gli strumenti per diventare protagonisti consapevoli della comunicazione della salute e del benessere tra i loro coetanei. E offrire alle istituzioni una bussola per orientarsi nel mondo dei nuovi linguaggi giovanili. Gli studenti del corso CIMO hanno svelato le loro strategie per conquistare il pubblico di Instagram con messaggi incisivi sulla salute, mentre gli studenti del Master Comunicare lo Sport dell’ALMED hanno proposto idee innovative per valorizzare lo sport come strumento educativo e come risorsa per il territorio e per le comunità, con un focus sull'attività del CSI Milano e delle sue società sportive.

Costruire spazi di confronto e non di conflitto

Hanno partecipato alla giornata di presentazione, tra gli altri, Federica Picchi, sottosegretario con delega Sport e Giovani Regione Lombardia, Marco Bosio, direttore generale ASST Rhodense, Massimo Achini, presidente CSI Milano, e Mariagrazia Fanchi, direttrice di Almed e coordinatrice della magistrale in Comunicazione per l'impresa, i media e le organizzazioni complesse (CIMO) alla Cattolica, che ha affermato: “Le più recenti ricerche mostrano che i canali social e di messaggistica costituiscono il principale mezzo attraverso il quale ci si tiene informati. Se l’uso di questi mezzi per comunicare è dunque una necessità, occorre anche trovare forme proprie e operare affinché tali ambienti siano spazi di confronto e non di conflitto, di informazione e non di disinformazione, di crescita della consapevolezza e non di letture epidermiche e frettolose".

Dal canto suo, Federica Picchi ha affermato: “Oggi più che mai, la comunicazione è uno strumento chiave per dialogare con i giovani, soprattutto su temi fondamentali come la salute e lo sport". "Questo progetto dimostra che quando le istituzioni, il mondo accademico e il terzo settore lavorano insieme, si possono creare percorsi formativi concreti e stimolanti, capaci di restituire centralità ai ragazzi”

S.D.R.