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Il rischio dello zucchero nel sangue per gli adolescenti

 
Il rischio dello zucchero nel sangue per gli adolescenti

Le donne sono sono a rischio cinque volte più degli uomini

Uno studio pubblicato sulla rivista “Diabetes Care”, condotto dagli scienziati del Baylor College of Medicine negli Stati Uniti, dell’Università di Berna in Svizzera, del Murdoch Children’s Research Institute in Australia, dell’Università di Bristol, dell’Università di Exeter nel Regno Unito e dell’Università della Finlandia Orientale, rileva che livelli elevati di zuccheri nel sangue durante l’adolescenza possono triplicare il rischio di danni cardiaci prematuri.

Glicemia alta e resistenza all'insulina aumentano il rischio di danno cardiaco

I ricercatori hanno esaminato le informazioni relative a 1.595 adolescenti selezionati dalla coorte “Children of the 90s” dell’Università di Bristol. Hanno raccolto periodicamente campioni di sangue per monitorare i livelli di glicemia, colesterolo, trigliceridi e proteina C-reattiva ed hanno preso in considerazione pressione sanguigna, frequenza cardiaca, stato socio-economico, anamnesi familiare di malattie cadiovascolari, abitudine al fumo, misurazione accelerometrica del comportamento sedentario e dell’attività fisica, la massa grassa e la massa magra misurate mediante assorbimetria a raggi X a doppia energia. I risultati hanno evidenziato che livelli persistenti di glicemia e resistenza all’insulina tendevano ad aumentare significativamente il rischio di peggioramento del danno cardiaco funzionale e strutturale durante la crescita.

Funzione cardiaca alterata e aumento della pressione

Complessivamente, il 6,2% del campione 17enne presentava glicemia maggiore di 5,6 mmol/L, mentre a 24 anni i valori elevati caratterizzavano il 26,9% del sottogruppo. La presenza di quantità massicce di zuccheri nel sangue era associata ad una serie di rischi per la salute. In particolare, la prevalenza dell’ingrossamento del cuore passava dal 2,4 al 7,1% rispettivamente a 17 e a 24 anni. Anche le probabilità di disfunzione cardiaca aumentavano, dal 9,2 al 15,8% nelle due fasce d’età. Livelli elevati di glicemia erano inoltre correlati al rilassamento del muscolo cardiaco, ad una funzione cardiaca alterata e ad un aumento eccessivo della pressione del flusso sanguigno di ritorno al cuore. Una resistenza all’insulina persistente è stata associata ad un aumento del 10% dei rischi di danno cardiaco prematuro.

La ricerca dimostra due cose: anche adolescenti e giovani adulti dall’aspetto sano, per lo più normopeso, potrebbero essere comunque a rischio di malattie cardiovascolari ed ecco perché è importante considerare altri parametri oltre al peso corporeo per valutare lo stato di salute di un individuo; alti livelli di glicemia possono danneggiare il cuore delle donne cinque volte più velocemente rispetto a quanto osservato nei maschi.

Redazione