• La piattaforma di wealth planning
  • Non è solo un pacco, è la soluzione giusta
  • banner italpress 720x90

Oncofertilità, FNOPI: "Gli infermieri sono fondamentali in ogni fase del percorso oncologico"

 
Oncofertilità, FNOPI: 'Gli infermieri sono fondamentali in ogni fase del percorso oncologico'

Il ruolo degli infermieri nella tutela della fertilità dei pazienti oncologici è stato al centro dell'audizione della Federazione Nazionale degli Ordini delle Professioni Infermieristiche (FNOPI) davanti alla Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati nell’ambito dell’indagine conoscitiva sui Centri di oncofertilità

A rappresentare la Federazione sono stati Valentina Vanzi, presidente della Commissione d’Albo Infermieri Pediatrici, e Maurizio Zega, vicepresidente FNOPI. Durante l’intervento, è stata ribadita la funzione insostituibile dell’infermiere in tutto il percorso di assistenza oncologica, dalla presa in carico iniziale al follow up.

Infermieri in prima linea: un supporto continuo e qualificato

"Gli infermieri, per la natura stessa della loro professione, hanno una posizione di vicinanza continua al paziente e rivestono una funzione fondamentale in tutte le fasi del percorso oncologico, dalla presa in carico al follow up", ha sottolineato Valentina Vanzi, ricordando come la loro presenza attiva sia cruciale anche nella gestione della salute riproduttiva dei pazienti oncologici.

"L’intervento della Federazione – ha spiegato Vanzi – vuole esporre il contributo che la professione infermieristica può offrire. Fermo restando che l’unico approccio valido ed applicabile alla salute riproduttiva in contesti oncologici debba essere necessariamente di tipo multiprofessionale, sottolineiamo come il ruolo dell’infermiere in questo processo non possa e non debba essere sottovalutato".

La FNOPI ha inoltre fatto riferimento al nuovo Codice Deontologico delle Professioni Infermieristiche, entrato in vigore nel marzo 2025, in cui viene ribadita la centralità del gesto di cura come dimensione relazionale, fondamentale per garantire l’esito delle cure e la qualità della vita dei pazienti, come già affermato all’articolo quattro.

Proattività infermieristica: cardine della tutela dell’oncofertilità

Nel corso dell’audizione, Vanzi ha richiamato l'attenzione sulla necessità di un coinvolgimento tempestivo degli infermieri nelle prime fasi della diagnosi oncologica. "Si ribadisce la valenza e l’utilità, in termini clinico-assistenziali, di una presenza infermieristica sin dalle prime fasi della diagnosi e trattamento per assicurare che tutte le opzioni di preservazione della fertilità siano presentate, esplorate, comprese e condivise con i pazienti", ha dichiarato Vanzi.

La proattività degli infermieri è stata indicata come elemento chiave nel supporto ai pazienti, nel garantire la corretta applicazione delle best practice e nella promozione dell’oncofertilità per chi si trova ad affrontare il rischio di infertilità a seguito dei trattamenti oncologici.

"La proattività deve essere considerata come il cardine su cui si basa l’interazione con il paziente, il motore della prevenzione e della tutela dell’applicazione della best practice per la promozione dell’oncofertilità nei pazienti a rischio", ha precisato la presidente della Commissione d’Albo Infermieri Pediatrici.

Migliorare la qualità della vita dei pazienti oncologici

In conclusione, Vanzi ha sottolineato la necessità di rafforzare il ruolo degli infermieri anche nel campo dell’oncofertilità, offrendo loro adeguati strumenti formativi e il giusto riconoscimento professionale. "Se vogliamo che la preservazione della fertilità diventi realmente parte integrante dell’assistenza oncologica è indispensabile valorizzare e rafforzare il ruolo degli infermieri, offrire loro strumenti e legittimazione può fare la differenza non solo nel percorso di cura – ha concluso –, ma anche nella qualità di vita futura di questi pazienti".

Redazione