L’OMS rilancia la campagna #KeepCool per affrontare le ondate di caldo estremo: prevenzione, consigli pratici e rischi per la salute da non sottovalutare
Il mese di giugno ha registrato temperature elevatissime ben oltre la media e sembra già evocare l'incubo del 2003, quando si era registrata un'alta pressione ininterrotta fino a settembre, che fece - secondo le stime d’allora - oltre ventimila morti.
Colpo di sole, disidratazione e scompensi
Le alte temperature, unite ad un tasso di umidità elevato, possono scatenare colpi di calore, disidratazione, scompensi cardiaci e crisi respiratorie nei pazienti più vulnerabili. Come ha evidenziato Mauro Minelli, immunologo clinico e docente di Nutrizione umana dell'Università Lum: “Le patologie da calore sistemiche possono manifestarsi con effetti più o meno severi sull'intero organismo che non riesce più a smaltire per esempio attraverso la sudorazione, il calore prodotto al suo interno, sicché la temperatura corporea inizia pericolosamente ad aumentare".
La forma sistemica più lieve è il colpo di sole, anche detto insolazione che, sul piano dei sintomi, può manifestarsi con eritema esteso alle parti più direttamente esposte al sole. Altre manifestazioni tipiche dell'insolazione possono essere l'iperemia delle congiuntive con lacrimazione e grande fastidio alla luce, febbricola, dolore nella regione nucale e senso di pesantezza alla testa talvolta con vago senso di confusione e stordimento.
Le 4 regole per affrontare il caldo estremo
“In questo momento”, ha dichiarato il direttore regionale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) per l'Europa, Hans Kluge, “un'ondata di caldo torrido sta investendo la regione europea dell'OMS, infrangendo record, mettendo a dura prova i sistemi sanitari e mettendo a rischio innumerevoli vite”. La maggior parte degli impatti sulla salute legati al caldo può essere prevenuta, sostiene l’OMS, che per questa ragione ha lanciato “la campagna annuale #KeepCool”, per ricordare semplici accorgimenti. Prima regola: tenere lontano il caldo “restando in casa nelle ore più calde della giornata, all’ombra ove possibile e non lasciare mai bambini o animali nelle auto parcheggiate". Seconda regola: mantenere la casa il più fresca possibile ”arieggiandola di notte, chiudendo tende e persiane durante il giorno e spegnendo luci e dispositivi non necessari”. Terza regola: mantenere il corpo fresco “indossando abiti leggeri e bevendo molta acqua". Quarta regola: restare in contatto con famiglia, amici e vicini, ”soprattutto per coloro che potrebbero aver bisogno di ulteriore aiuto”.
Redazione