La Giunta regionale del Lazio ha approvato le linee di indirizzo per il trattamento del Disturbo da deficit di attenzione e iperattività (ADHD), definendo la rete regionale e prevedendo almeno un centro prescrittore per i farmaci sottoposti al monitoraggio dell’Agenzia italiana del farmaco, sia per l’età evolutiva sia per quella adulta, in ogni Azienda sanitaria locale.
La delibera di giunta prevede gli standard minimi dei servizi territoriali di prossimità e di presa in carico, durante l’intero arco di vita delle persone, coinvolgendo, quindi, sia i Servizi dell’età evolutiva sia dell’età adulta. È stata anche prevista l’individuazione, entro 15 giorni dalla pubblicazione della delibera sul Bollettino ufficiale regionale, di un referente di ogni Asl per il trattamento del Disturbo da deficit di attenzione e iperattività in età evolutiva e adulta, con funzione di governance del percorso clinico e di collaborazione tra i servizi. La Regione costituirà entro 90 giorni uno specifico tavolo tecnico per il monitoraggio dell’attuazione delle linee di indirizzo del Disturbo da deficit di attenzione e iperattività e predisporrà sui propri siti una pagina dedicata per il trattamento del Disturbo da deficit di attenzione e iperattività, aggiornando tutte le informazioni indispensabili per i cittadini e la normativa vigente.
Per la prima volta un servizio Asl dedicato all' Adhd
Ha dichiarato il Presidente della Regione, Francesco Rocca: “Con l’approvazione delle nuove linee di indirizzo per il trattamento dell’Adhd, la Regione Lazio compie un passo concreto verso una sanità territoriale più equa, accessibile e moderna. Per la prima volta, definiamo in modo chiaro l’organizzazione dei servizi nelle Asl dedicati a un disturbo che coinvolge sia bambini che adulti, e che troppo spesso è stato trascurato. Questo provvedimento rappresenta un cambio di passo culturale e operativo.
Non solo garantiamo un centro prescrittore in ogni Asl, ma rafforziamo il percorso di presa in carico lungo tutto l’arco della vita, coinvolgendo tutte le strutture competenti, dai servizi per l’età evolutiva fino a quelli per l’età adulta. È un modello basato sull’integrazione, sulla formazione e su una governance clinica condivisa. Lo abbiamo costruito ascoltando le voci degli specialisti, delle associazioni e delle famiglie. La costituzione del tavolo tecnico, insieme alla digitalizzazione delle informazioni e dei servizi, rientra nel più ampio progetto di riforma e innovazione del nostro sistema sanitario. Questo è il metodo del governo Rocca: concretezza, ascolto e visione”.
Redazione