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Legge 104: rivoluzione da ottobre 2025 con la nuova Legge 106

 
Legge 104: rivoluzione da ottobre 2025 con la nuova Legge 106
di Luca Lippi

Legge 106/2025: Congedo straordinario e nuovi permessi, tra opportunità e criticità per lavoratori fragili e famiglie

La Legge 104/1992 rappresenta da oltre trent’anni il pilastro normativo per l’assistenza, l’integrazione sociale e la tutela dei diritti delle persone con disabilità. Nel tempo ha subito aggiornamenti, in particolare su permessi e congedi, ma molte criticità restavano irrisolte. Con l’entrata in vigore della nuova Legge 106/2025, pubblicata in Gazzetta Ufficiale, il quadro cambia: arrivano nuove tutele per i lavoratori fragili e i loro familiari, con disposizioni già operative e altre in attesa di applicazione.

Il nuovo congedo straordinario: tutela del posto di lavoro

La novità più rilevante introdotta dalla Legge 106/2025 è il congedo straordinario non retribuito.
Questa misura è stata pensata come strumento di salvaguardia per i lavoratori dipendenti, pubblici e privati, che si trovano in condizioni di particolare fragilità.

Caratteristiche principali del congedo:

  • Durata: fino a 24 mesi complessivi.

  • Finalità: evitare il superamento del cosiddetto periodo di comporto, cioè il limite massimo di assenze per malattia oltre il quale scatta il licenziamento.

  • Condizioni di utilizzo: può essere richiesto solo dopo aver esaurito tutte le altre assenze giustificate o retribuite, come i permessi previsti dalla Legge 104 o dal CCNL di riferimento.

  • Beneficiari: lavoratori con invalidità civile pari o superiore al 74%, affetti da patologie oncologiche o croniche invalidanti.

Un aspetto critico resta però evidente: il congedo, pur proteggendo il posto di lavoro, non è retribuito. Una tutela quindi importante dal punto di vista occupazionale, ma che lascia scoperto il fronte economico.

Legge 106/2025: Permessi aggiuntivi per terapie e visite mediche

Accanto al congedo straordinario, la Legge 106 introduce anche 10 ore di permesso retribuito aggiuntive all’anno.

Destinatari dei nuovi permessi:

  • lavoratori con invalidità civile pari o superiore al 74%;

  • dipendenti affetti da patologie oncologiche o croniche invalidanti;

  • genitori di figli minorenni con le stesse condizioni di salute.

Questi permessi potranno essere utilizzati per:

  • visite mediche;

  • esami strumentali;

  • terapie correlate alla patologia certificata.

La misura sarà effettiva da gennaio 2026. Tuttavia, molti sottolineano che 10 ore annue siano un monte ore troppo limitato per chi affronta percorsi terapeutici complessi e continuativi.

Luci e ombre della Legge 106/2025

Le innovazioni della Legge 106/2025 rappresentano senza dubbio un passo in avanti. Da un lato offrono nuove garanzie ai lavoratori più fragili, dall’altro lasciano aperti nodi rilevanti:

  • Il congedo di 24 mesi, pur fondamentale, non garantisce alcun sostegno economico.

  • I permessi aggiuntivi appaiono come una misura simbolica, rischiando di non coprire i reali bisogni sanitari.

Resta quindi da capire se queste novità siano un primo passo verso una riforma strutturale del sistema di tutele, o se si tratti di un intervento parziale, più politico che pratico. La risposta arriverà solo con l’esperienza concreta delle famiglie e dei lavoratori che ogni giorno si confrontano con la disabilità.