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I tagli del personale si abbattono sulle agenzie federali della Sanità Usa

 
I tagli del personale si abbattono sulle agenzie federali della Sanità Usa

L’HHS licenzia migliaia di dipendenti di CDC, FDA e NIH: la riorganizzazione firmata Trump ridisegna il volto della sanità pubblica americana

Migliaia di dipendenti delle agenzie sanitarie federali degli Stati Uniti sono stati ufficialmente licenziati dopo una lunga battaglia legale culminata in una sentenza della Corte Suprema. I lavoratori, tra cui personale della Food and Drug Administration (FDA), dei Centers for Disease Control and Prevention (CDC) e dei National Institutes of Health (NIH), hanno ricevuto una e-mail in cui si comunicava che sarebbero rimasti senza lavoro a partire dal 14 luglio 2025.

I licenziamenti, già annunciati il 1° aprile, erano stati sospesi in attesa della decisione giudiziaria. Il Dipartimento della Salute e dei Servizi Umani (HHS) ha confermato l’autorizzazione a procedere con una parte della sua riduzione di personale, precisando in un messaggio formale: "Con la presente vi informiamo che siete ufficialmente congedati dall'HHS alla chiusura delle attività del 14 luglio 2025", concludendo con un beffardo "grazie per il vostro servizio al popolo americano".

Il portavoce dell’HHS Andrew Nixon, dopo la sentenza della Corte Suprema, ha dichiarato: "L'HHS aveva già annunciato i suoi piani per trasformare questo dipartimento in Make America Healthy Again e intendiamo fare proprio questo".

La riorganizzazione annunciata il 27 marzo 2025 ha comportato il licenziamento di 10.000 dipendenti. Alcuni di essi sono stati successivamente reintegrati, ma migliaia restano esclusi, secondo quanto confermato da un portavoce dell’agenzia.

Parte di questi 10.000 lavoratori è temporaneamente protetta da un altro procedimento legale, New York contro Kennedy, che ha bloccato la separazione immediata di alcuni dipendenti. Rientrano in questa protezione diverse unità strategiche del CDC, come il Centro Nazionale per la Prevenzione dell'HIV, il Centro per la Salute Ambientale, la Divisione di Salute Riproduttiva, l’Istituto per la Sicurezza sul Lavoro, l’Ufficio per il Fumo e la Salute e il Centro per i Difetti alla Nascita. La protezione riguarda anche il Centro per i Prodotti del Tabacco presso la FDA, l’Ufficio di Head Start e la Divisione Analisi Tecnica del Sottosegretario alla Pianificazione.

"Tutti i dipendenti precedentemente avvisati il 1° aprile sono stati licenziati, ad eccezione di coloro a cui si applica la protezione temporanea nel caso New York contro Kennedy", ha dichiarato il portavoce dell'HHS.

Nel procedimento in corso, la giudice federale Melissa DuBose, presso il tribunale distrettuale del Rhode Island, ha accolto la richiesta di ingiunzione preliminare avanzata da 19 Stati e dal Distretto di Columbia per fermare il piano di riorganizzazione. La scorsa settimana, l’amministrazione Trump ha chiesto alla giudice di limitare la sentenza alle sole divisioni coinvolte, ma una decisione definitiva è ancora in sospeso.

Le reintegrazioni parziali hanno riguardato quasi il 20% dei 2.400 dipendenti CDC licenziati ad aprile. L’HHS ha riportato in servizio oltre 450 lavoratori, inclusi membri del team che si occupa di avvelenamento da piombo infantile.

La Corte Suprema, con la sua decisione più recente, ha autorizzato l’esecutivo a procedere con i licenziamenti nelle agenzie federali, sospendendo l’efficacia di una sentenza di grado inferiore che vietava a Donald Trump di attuare tagli senza l’approvazione del Congresso. Tuttavia, i giudici hanno specificato che "non esprimiamo alcuna opinione sulla legalità di alcuna riduzione del personale o piano di riorganizzazione dell’agenzia", lasciando quindi spazio a eventuali pronunce future su casi specifici, qualora le riduzioni rendessero impossibile per un’agenzia adempiere ai propri obblighi legali.

La vicenda trae origine da un ordine esecutivo firmato da Trump a metà febbraio, che ha dato avvio a un vasto programma di ridimensionamento delle agenzie federali, suscitando una reazione immediata da parte di sindacati, organizzazioni non profit e governi locali.

Redazione