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Nella PA arriva il Social Media e Digital Manager

 
Nella PA arriva il Social Media e Digital Manager

Con l’approvazione dell’emendamento bipartisan al Decreto Legge PA, il Parlamento istituisce ufficialmente la figura del Social Media e Digital Manager nella Pubblica Amministrazione. Un passaggio storico per la comunicazione pubblica digitale, salutato con entusiasmo da PA Social e Fondazione Italia Digitale, che da anni lavorano per l’introduzione di un modello organizzativo moderno e al passo con le trasformazioni digitali.

Una svolta per la comunicazione istituzionale

«Un traguardo importante, una novità attesa da anni e da un’ampia comunità in tutta Italia», ha commentato Francesco Di Costanzo, presidente di PA Social e Fondazione Italia Digitale. «Per noi rappresenta un risultato significativo, che arriva nell’anno del nostro decennale e che migliorerà il rapporto tra PA e cittadini».

La nuova figura professionale nasce con l’obiettivo di garantire una gestione più strategica e competente dei canali digitali e social nella pubblica amministrazione. Contribuendo a rendere la comunicazione istituzionale più efficace, accessibile e vicina ai cittadini.

Un emendamento bipartisan per l’innovazione

L’emendamento è stato votato dalle Commissioni riunite Affari Costituzionali e Lavoro della Camera dei Deputati, con il sostegno trasversale dei gruppi parlamentari di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Movimento 5 Stelle e Partito Democratico. Il provvedimento ha ricevuto il parere favorevole del Ministro per la Pubblica Amministrazione Paolo Zangrillo, del Sottosegretario Alberto Barachini, e del Dipartimento per l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

Un ringraziamento particolare da parte di Di Costanzo è andato ai parlamentari Tenerini, Mollicone, Iaria e Casu, promotori e sostenitori dell’iniziativa. E ai presidenti Pagano e Rizzetto, oltre a tutti i membri delle Commissioni coinvolte.

Verso un modello organizzativo digitale e integrato

La sfida ora è tradurre l’innovazione normativa in una trasformazione reale dell’organizzazione della PA. «Il nostro impegno prosegue – sottolinea Di Costanzo – per costruire un modello che tenga conto delle continue novità della comunicazione digitale. Integrando tutte le professionalità coinvolte: giornalisti, comunicatori, social media e digital manager».

L’augurio è che le aule di Camera e Senato confermino definitivamente questo importante risultato. Dando piena attuazione a una riforma che rappresenta un passo avanti decisivo per la modernizzazione della Pubblica Amministrazione italiana.

Annachiara Albanese