La posta in palio è altissima: secondo le previsioni, solo nel prossimo decennio, sulla base dell'analisi dell'andamento odierno del mercato, il settore dei farmaci anti-obesità frutterà ai produttori circa 150 miliardi di dollari. Una montagna di denaro che fa gola a tutti e quelle case che per prime sono arrivate a proporre i loro prodotti si guardano alle spalle per difendersi da chi vuole erodere le loro fette di mercato
di Diego Minuti
L'ultima mossa in ordine di tempo è quella di Novo Nordisk che, in queste ore, ha stretto un accordo con la statunitense Septerna, che opera nel settore della biotecnologia. Un accordo di collaborazione e licenza, spiegano le due aziende, con Septerna che quantifica l'intesa fino a 2,2 miliardi di dollari.
L'interesse di Novo Nordisk per l'azienda americana rientra nella strategia che il produttore del popolarissimo farmaco per la perdita di peso Wegovy sta portando avanti con l'obiettivo di rafforzare ulteriormente la propria posizione, oggi messa in pericolo dai successi del principale concorrente, Eli Lilly, che, nel ricco mercato americano, ha visto aumentare in modo esponenziale le prescrizioni del suo farmaco contro l'obesità Zepbound. Con il risultato che a metà marzo le vendite di Zepbound hanno superato quelle di Wegovy. Una cosa che ha creato un allarme rosso in casa Novo Nordisk che pure è stata la prima ad arrivare con un suo prodotto nel segmento dei farmaci per contrastare l'obesità.
La mossa di Novo Nordisk
Una partita, quindi, che si gioca a tutto campo o, per meglio dire, su più piani, soprattutto della ricerca, visto che la posta in palio è ricchissima. Novo Nordisk ha quindi rivolto la sua attenzione verso Septerna - che a breve incasserà la prima rata da 200 milioni come parte dell'accordo - che, nei suoi laboratori in California, sta sviluppando terapie mirate ai recettori accoppiati alle proteine G (GPCR), che fungono da canale principale affinché le sostanze chimiche superino la membrana cellulare ed vengano assorbite dalla cellula stessa. I GPCR possono influenzare ampi processi fisiologici quali il metabolismo, la secrezione, la crescita cellulare e le risposte immunitarie. Ma se questa è la mossa di Novo Nordisk, le altre case farmaceutiche non stanno a guardare.
Roche Pharmaceuticals
Nelle scorse settimane, la multinazionale svizzera Roche ha annunciato che avrebbe stanziato fino a 5,3 miliardi di dollari per co-sviluppare e co-commercializzare il candidato farmaco anti-obesità di Zealand Pharma. L’intesa riguarda lo sviluppo e la commercializzazione congiunta di ''petrelintide'' come terapia autonoma o in combinazione a dose fissa insieme all’incretina di Roche (CT-388). Teresa Graham, Ceo Roche Pharmaceuticals, ha detto in proposito che ''combinando petrelintide con il nostro portfolio di prodotti farmaceutici e con la nostra competenza diagnostica nelle malattie cardiovascolari e metaboliche, puntiamo a trasformare lo standard di cura e ad avere un impatto positivo sulla vita dei pazienti''.
L'accordo prevede che Zealand Pharma e Roche commercializzeranno insieme petrelintide negli Stati Uniti e in Europa, mentre la multinazionale svizzera otterrà diritti esclusivi di commercializzazione nel resto del mondo. Roche sarà responsabile della produzione e della fornitura commerciale. Come da intese, Zealand Pharma riceverà pagamenti anticipati in contanti pari a 1,65 miliardi di dollari, di cui 1,4 miliardi dovuti alla chiusura dell’accordo e 250 milioni a scadenze già stabilite. Zealand Pharma ha inoltre diritto a traguardi di sviluppo pari a 1,2 miliardi di dollari principalmente collegati all’avvio di studi di fase 3 con petrelintide in monoterapia e traguardi basati sulle vendite pari a 2,4 miliardi, per un corrispettivo totale per Zealand Pharma fino a 5,3 miliardi.
Novo Nordisk punta sulla prima terapia orale
Novo Nordisk, comunque, procede anche sulle sue strategie, puntando su una versione orale di Wegovy, di cui la FDA ha accettato la relativa domanda. Se approvata, diventerebbe la prima terapia orale per l'obesità appartenente alla classe di farmaci GLP-1 a cui appartengono sia Wegovy che Zepbound. Ma il panorama dei ''contendenti'' non contempla sono case esclusivamente farmaceutiche o di ricerca, perché altre aziende sanitarie cercano di entrare nel mercato.
Il rivenditore di prodotti per la salute The Vitamin Shoppe ha registrato un'impennata nella domanda di integratori che potrebbero aiutare a contrastare la perdita di appetito, la diminuzione del tono muscolare e altri effetti collaterali del GLP-1. Le vendite di una serie di integratori destinati a chi assume questi farmaci sono aumentate di oltre il 20% rispetto all'anno precedente, ha affermato un portavoce dell'azienda.
Ma la vendita facile di versioni più economiche dei farmaci anti-obesità potrebbe ora incontrare un ostacolo difficile fa superare. La FDA (Food and Drug Administration) sta bloccando la vendita di versioni composte più economiche dei farmaci, ora che Wegovy e Zepbound e i loro farmaci correlati per il diabete – Ozempic e Mounjaro – non sono più in carenza.