Il 74% degli italiani teme malattia o disabilità. Sondaggio OCSE 2024: preoccupazioni su sanità, vecchiaia, clima e assistenza a lungo termine.
L’edizione 2024 del sondaggio OCSE “Risks that Matter” ha raccolto le opinioni di oltre 27.000 persone in 27 Paesi membri, tra cui l’Italia, sul tema della salute. Secondo i dati OCSE, il 74% degli italiani teme di ammalarsi o diventare disabile e l’80% si dice preoccupato per l’accesso a cure sanitarie di qualità. Percentuali che pongono l’Italia ai vertici della classifica OCSE, assieme a Grecia, Spagna e Cile. Ancora più elevata l’ansia quando si guarda al lungo termine: l’83% degli italiani è preoccupato per il cambiamento climatico, l’84% per i rischi geopolitici, ma soprattutto l’80% teme di non essere finanziariamente sicuro nella vecchiaia, un dato tra i più alti in Europa.
Assistenza a lungo termine e carico familiare
Il tema dell’assistenza a lungo termine (long-term care) è centrale in un Paese caratterizzato da uno dei più alti tassi di invecchiamento. Secondo il rapporto: il 71% degli italiani è preoccupato per l’accesso futuro a cure di lungo termine per sé stessi; il 74% teme di non riuscire ad accedere a servizi adeguati per familiari anziani. Un’insicurezza che si riflette anche nella percezione del carico di cura: le donne italiane, come nel resto dell’OCSE, si sentono maggiormente esposte ai rischi sanitari e assistenziali, sia come utenti sia come caregiver.
Solo il 48% usa app o portali pubblici
Il rapporto segnala un uso crescente di strumenti digitali (app, portali web, email) per accedere ai servizi pubblici. Tuttavia: solo il 48% degli italiani dichiara di usare spesso strumenti digitali per accedere alla sanità pubblica; il 43% preferisce ancora interazioni cartacee o di persona, segnalando una persistente barriera tecnologica o culturale. Solo il 37% degli italiani ritiene che l’utilizzo dell’AI per valutare le domande di sussidi sanitari sia positivo e solo il 30% si fida della gestione dei propri dati sanitari digitali da parte del governo, percentuale tra le più basse dell’area OCSE.
Nonostante la consapevolezza dei rischi, la disponibilità degli italiani a finanziare servizi sanitari migliori con più tasse è contenuta: solo il 36% accetterebbe un aumento del 2% delle imposte per migliorare la sanità pubblica, un dato inferiore alla media OCSE (38%).
Redazione