Pubblicato su Lancet Child and Adolescent Health il documento di consenso coordinato dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù. Raccomandazioni per migliorare la gestione della terapia intensiva di pazienti sottoposti a trapianto di midollo e terapie cellulari
Sono state pubblicate su Lancet Child and Adolescent Health le prime linee guida internazionali per la gestione dei bambini e adolescenti sottoposti a trapianto di midollo e terapia cellulare in terapia intensiva. Il documento è il risultato di un lavoro congiunto di un team internazionale di esperti coordinato dall’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù.
«Il documento rappresenta un importante progresso per migliorare le pratiche nella terapia intensiva pediatrica, puntando a salvaguardare la vita di bambini affetti da malattie complesse e potenzialmente letali», afferma il dottor Matteo Di Nardo, responsabile dell’unità operativa E.C.M.O. (Ossigenazione Extracorporea a Membrana) del Bambino Gesù.
Linee guida per uniformare le procedure e migliorare la gestione
Il consenso internazionale è stato elaborato con il contributo di esperti della Società Europea di Terapia Intensiva Pediatrica e Neonatale (ESPNIC), della rete PALISI (per l’insufficienza respiratoria acuta e sepsi pediatrica) e della Società Europea per il Trapianto di Cellule Staminali Emopoietiche (EBMT). Le linee guida forniscono 27 raccomandazioni destinate a uniformare le procedure nei reparti di terapia intensiva pediatrica, migliorando il monitoraggio precoce dei segni di deterioramento, la gestione dei problemi respiratori, il supporto emodinamico e la prevenzione delle infezioni mediante tecniche diagnostiche avanzate.
Il documento sottolinea la necessità di una gestione precisa e tempestiva delle complicanze derivanti da trapianti di cellule staminali e terapie CAR-T, come la sindrome da rilascio di citochine e la sindrome da neurotossicità. Nonostante i progressi nelle cure pediatriche intensive, permangono differenze significative nelle modalità di ricovero e gestione tra i vari centri ospedalieri, motivo per cui le raccomandazioni mirano a standardizzare le pratiche.
Focus sulle infezioni
Particolare attenzione viene data alla gestione delle infezioni, uno dei principali fattori di rischio in pazienti immunocompromessi. Il documento propone l’utilizzo delle più moderne tecniche diagnostiche, come le analisi metagenomiche, per garantire una diagnosi tempestiva e accurata.
Consapevoli delle difficoltà di accesso alle tecnologie avanzate in molti Paesi, gli esperti hanno redatto una versione del documento specifica per i Paesi in via di sviluppo, adattando le raccomandazioni alle risorse limitate disponibili.
Il ruolo del Bambino Gesù nel contesto internazionale
L’Ospedale Pediatrico Bambino Gesù si conferma un punto di riferimento internazionale nell’oncologia pediatrica. Nel 2024, ha realizzato 137 trapianti di midollo, raggiungendo un totale di oltre 2.500 trapianti dal 2000. Con uno dei laboratori di ricerca più grandi d’Europa e un’Officina farmaceutica di 1.400 mq dedicata alla produzione di terapie avanzate, tra cui le cellule CAR-T, il Bambino Gesù continua a innovare nel trattamento delle patologie oncologiche pediatriche.
Redazione