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Ospedali d’eccellenza: la mappa del Ministero della Salute

 
Ospedali d’eccellenza: la mappa del Ministero della Salute

Secondo il Ministero della Salute, su 21 ospedali d’eccellenza italiani solo 2 si trovano al Sud. Dal 2023 i viaggi della speranza sono costati 3 miliardi

In base ai dati compilati dal Ministero della Salute, il Sole 24 Ore ha diffuso la mappa dei 21 ospedali d'eccellenza: 12 sono al Nord, sette al Centro e solo due al Sud. Una situazione che mette i malati nelle condizioni di dover spesso emigrare verso le strutture migliori, in quel fenomeno dei "viaggi della speranza" che testimoniano il forte sbilanciamento dei sistemi di cura nel nostro Paese. Gli ultimi dati aggiornati, che risalgono al 2023, dicono che solo in quell'anno lo spostamento di centinaia di migliaia di pazienti dal Sud al Nord è costato 3 miliardi di euro. Ora il ministero della Salute vuole intervenire. 

Lombardia al vertice: il Galeazzi primo in classifica

Oggi i poli d'eccellenza sono concentrati in Lombardia, dove sorgono cinque tra le strutture migliori in Italia: il Galeazzi, al primo posto con i suoi 145,3 punti, seguito dall'Humanitas di Rozzano (129,3) e dal San Raffaele di Milano (94,6). Il punteggio viene calcolato considerando il peso medio della casistica del Drg (Diagnosis related group, in italiano Raggruppamenti omogenei di diagnosi) e l'attrattiva dalle altre Regioni, legata quindi alla mobilità dei pazienti. Ma in classifica figurano anche il Niguarda (dodicesimo posto con 46,2 punti) e il San Matteo di Pavia (sedicesimo con 33,6 punti). Una struttura è in Emilia Romagna, il Sant'Orsola Malpighi, mentre il Veneto dispone di tre ospedali d'eccellenza: l'Azienda ospedaliera universitaria integrata di Verona, il Sacro Cuore Don Calabria sempre a Verona, l'Azienda ospedaliera di Padova. La Toscana di tre, l'Azienda ospedaliero-universitaria Pisana, quella Senese e la Careggi di Firenze. Il Lazio ancora tre, il Gemelli di Roma, il Campus Bio Medico di Roma, il San Camillo-Forlanini, sempre a Roma.

Scendiamo a due strutture in Piemonte, l'ospedale Mauriziano Umberto I di Torino e l'Azienda sanitaria Antonio e Biagio e C. Arrigo ad Alessandria, mentre dispongono di una sola struttura le Marche, con l'Azienda ospedaliera universitaria delle Marche, la Liguria con il Policlinico San Martino di Genova e la Puglia, con l'Ospedale Casa sollievo della sofferenza di San Giovanni Rotondo (Foggia). 

Il piano del Ministero: ospedali nazionali di riferimento e riforma dei medici di base

Il progetto del Ministero della Salute è di ridisegnare la rete ospedaliera e di riformare anche il sistema dei medici di famiglia. Si vorrebbe creare una rete di "ospedali nazionali di riferimento" di terzo livello che avranno a disposizione le ultime grandi attrezzature mediche d'avanguardia e il necessario personale sanitario senza paletti, grazie ai finanziamenti che saranno messi a disposizione da Roma.

Redazione