.
  • La piattaforma di wealth planning
  • Non è solo un pacco, è la soluzione giusta
  • Italpress Agenzia di stampa

Salari in crescita e più lavoratori coperti dai rinnovi: il Report CISL chiede un Patto sociale per il rilancio del lavoro

 
Salari in crescita e più lavoratori coperti dai rinnovi: il Report CISL chiede un Patto sociale per il rilancio del lavoro
Redazione

Contrattazione collettiva: la fotografia 2025

Il secondo Report CISL sulla Contrattazione Collettiva Nazionale conferma la solidità del sistema contrattuale italiano. Nel primo semestre 2025 la quota di lavoratori del settore privato coperti da un CCNL rinnovato è salita dal 56% (fine 2024) al 65% a giugno 2025, pari a oltre 9,5 milioni di dipendenti. Parallelamente, le retribuzioni contrattuali sono aumentate in media del 3,5% nel semestre, con stime Istat al 3,1% sull’intero anno.

Secondo la CISL, questi dati dimostrano che la contrattazione collettiva resta uno strumento efficace per migliorare i salari e garantire stabilità, soprattutto a beneficio delle fasce più fragili del mercato del lavoro.

Recupero del potere d’acquisto

Tra il 2019 e il 2024 il carovita cumulato ha raggiunto il 17,4%, ma contrattazione e politiche fiscali hanno ridotto il divario:

  • Redditi bassi: +14,5% netti, gap residuo 2,9 punti.

  • Redditi mediani: +16,9% netti, gap quasi azzerato (0,5 punti).

  • Redditi alti: +12% netti, gap 5,4 punti.

Il Rapporto INPS 2025 conferma che i lavoratori a reddito medio-basso hanno beneficiato maggiormente, smentendo l’idea di un sistema frammentato: il 99,3% dei lavoratori italiani è coperto da soli 204 contratti principali, di cui oltre il 96% firmati da CGIL, CISL e UIL.

Le criticità ancora aperte

Non mancano i nodi da sciogliere:

  • Vacanza contrattuale elevata nei comparti meccanico e pubblico impiego.

  • Dumping contrattuale ancora diffuso nel terziario, con contratti pirata che comprimono diritti e salari.

  • Necessità di estendere la contrattazione decentrata di produttività a tutti i lavoratori.

  • Attuazione delle nuove forme di partecipazione previste dalla legge 76/2025, che possono rafforzare il legame tra impresa e dipendenti.

La proposta di un Patto sociale

La CISL rilancia un Patto tripartito tra sindacati, imprese e governo.
Serve oggi un grande Patto sociale per rilanciare centralità e protagonismo del lavoro, affrontando le sfide tecnologiche e dell’intelligenza artificiale e individuando interventi condivisi su obiettivi strategici”, ha dichiarato Mattia Pirulli, Segretario Confederale Nazionale CISL.

Secondo Pirulli, le priorità del patto devono essere:

  • rilanciare industria e servizi,

  • far crescere salari e produttività,

  • investire in innovazione e formazione,

  • rafforzare la partecipazione dei lavoratori,

  • incentivare occupazione giovanile e femminile, ancora distante dagli standard europei.

Le attese sulla Legge di Bilancio

Il prossimo banco di prova sarà la Legge di Bilancio 2026, dalla quale la CISL attende misure concrete a sostegno dei redditi medi e bassi, dell’occupazione e degli investimenti in innovazione e digitalizzazione.

La sfida, sottolinea il Report, non è solo redistributiva: riguarda anche la capacità del sistema Italia di affrontare la transizione ecologica, la rivoluzione digitale e l’impatto dell’intelligenza artificiale sul mondo del lavoro.