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Risparmio, obbligazioni e Borsa: come far lavorare il denaro in modo intelligente

 
Risparmio, obbligazioni e Borsa: come far lavorare il denaro in modo intelligente
di Luca Lippi

Cresce l’interesse per i titoli di Stato e le obbligazioni societarie, mentre le Borse restano su livelli record. Gli esperti: «Diversificare e pianificare è la chiave per proteggere il risparmio e farlo crescere nel tempo».

Un segnale di fiducia: record di domanda per i nuovi titoli di Stato

La settimana si è aperta con un importante risultato per il Tesoro italiano: l’ultima emissione di un titolo di Stato a sette anni ha registrato una domanda record di oltre sedici miliardi di euro. Si tratta di un BTP con cedole crescenti, cioè con rendimenti che aumentano nel tempo, fino a raggiungere un 3,27% lordo annuo.

Tolte le tasse del 12,5% — previste per i titoli di Stato — il rendimento netto resta comunque interessante per chi sceglie di mantenerlo fino alla scadenza.

Il dato conferma il ritorno degli italiani verso gli investimenti obbligazionari, dopo anni in cui molti risparmi erano rimasti fermi sui conti correnti. Con un’inflazione ancora intorno al 2%, lasciare i soldi in banca significa vederne eroso il potere d’acquisto nel tempo.

Come spiegano gli esperti, tenere liquidità ferma equivale a una perdita reale. Ecco perché i BTP e in generale le obbligazioni pubbliche tornano protagoniste nei portafogli dei piccoli risparmiatori.

Europa in movimento: i tassi scendono, ma l’Italia resta competitiva

Il successo dei nuovi titoli arriva in un momento in cui la Banca Centrale Europea ha avviato un ciclo di riduzione dei tassi d’interesse. Di conseguenza, anche i rendimenti di mercato cominciano a calare.

Oggi l’Italia offre ancora rendimenti più elevati rispetto alla media europea.

  • La Spagna paga tassi più bassi;

  • la Francia si è ormai allineata a Roma;

  • la Germania, grazie al suo profilo di rischio più basso, continua a collocare titoli con rendimenti inferiori.

Chi cerca profitti maggiori può rivolgersi ai titoli di Paesi emergenti, come la Romania, ma deve sapere che questi comportano rischi più alti e possibili oscillazioni valutarie.

Diversificare: la regola d’oro per ogni risparmiatore

Accanto ai titoli pubblici, cresce anche l’interesse per le obbligazioni societarie (corporate bond), ovvero i prestiti emessi dalle aziende.
Questi strumenti offrono rendimenti interessanti e rischi moderati, soprattutto se si scelgono società solide e investment grade, considerate affidabili dalle agenzie di rating.

Investire in obbligazioni aziendali permette di ottenere guadagni leggermente superiori rispetto ai titoli di Stato, mantenendo un buon equilibrio tra rendimento e sicurezza.

Per chi è meno esperto, gli analisti consigliano fondi comuni o ETF obbligazionari, che permettono di diversificare il rischio su più emittenti e di accedere al mercato in modo semplice e controllato.

 Vendere prima della scadenza: attenzione al momento del mercato

Cosa accade se si decide di vendere un titolo prima della scadenza?
Dipende dall’andamento dei tassi:

  • Se i tassi scendono, il valore del titolo sale e si può ottenere un guadagno;

  • Se i tassi salgono, il prezzo scende e si rischia una perdita.

La regola è una: mai improvvisare. La vendita anticipata va valutata considerando l’orizzonte temporale e il contesto economico.

Azioni: prudenza e metodo

Sul fronte azionario, gli esperti invitano alla prudenza. Le Borse mondiali hanno registrato forti rialzi negli ultimi anni e oggi si trovano su livelli molto alti.

Chi vuole entrare dovrebbe farlo gradualmente, adottando un piano di accumulo: investire piccole somme a intervalli regolari aiuta a ridurre il rischio della volatilità.

L’economia americana resta il motore globale, sostenuta da una crescita robusta e dai primi tagli ai tassi della Federal Reserve. Di norma, quando le banche centrali riducono i tassi, l’economia reale e i mercati azionari ne traggono beneficio.

Lo sguardo verso l’Asia: opportunità di lungo periodo

L’Asia orientale, guidata dalla Cina e seguita da Taiwan e da altri Paesi emergenti, continua a rappresentare un polo di crescita mondiale.
Investire in questa regione significa scommettere sul 50% della popolazione globale e su una quota sempre più ampia della produzione tecnologica e industriale.

Serve pazienza e visione di lungo periodo, ma ignorare questi mercati equivarrebbe a trascurare il futuro dell’economia globale.

Come costruire un portafoglio equilibrato

Un esempio pratico per un risparmiatore con 10.000 euro da investire:

  • 80% in obbligazioni, privilegiando titoli solidi europei;

  • 20% in azioni, con una piccola esposizione ai mercati globali da aumentare progressivamente.

In due anni, la quota azionaria può salire fino al 50%, man mano che l’investitore acquisisce fiducia e conoscenza.

Questa strategia, spiegano gli esperti, riduce i rischi iniziali e permette di cogliere le opportunità future, sempre tenendo conto del profilo personale e degli obiettivi di lungo termine.

Mettere il denaro al lavoro: una necessità, non un lusso

Secondo le stime più recenti, gli italiani tengono ancora oltre 1.200 miliardi di euro fermi sui conti correnti.
Con un’inflazione al 2%, ogni anno questa cifra perde valore reale, rappresentando una zavorra per l’economia e per i risparmiatori stessi.

Il messaggio è semplice ma decisivo:

Per far crescere i propri risparmi non serve fortuna, ma metodo.
Informarsi, diversificare e pianificare: il tempo resta il miglior alleato di chi investe con buon senso.