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Sanità: successo per le visite serali e nei weekend in Piemonte, ora servono risorse stabili

 
Sanità: successo per le visite serali e nei weekend in Piemonte, ora servono risorse stabili

In meno di quattro mesi, la sperimentazione delle prestazioni sanitarie extra-orario - di sera e nei weekend - in Piemonte ha raggiunto un risultato ragguardevole: oltre 65.000 visite ed esami effettuati

È stato abbondantemente superato, con un mese di anticipo, l’obiettivo iniziale della sperimentazione: 50.000 prestazioni entro giugno. L’iniziativa ha coinvolto oltre cinquemila tra medici, infermieri e tecnici disponibili a lavorare in orari extra per garantire accesso facilitato a visite specialistiche e diagnostica, per tentare di dare una risposta concreta al problema delle liste d’attesa

C'è bisogno di soluzioni più accessibili

I dati premiano soprattutto la città di Torino, dove la Città della Salute ha totalizzato da sola 16.349 prestazioni, seguita da Asl Città di Torino (4.531) e Ospedale Mauriziano (4.012). Risultati che mostrano come il bisogno di orari flessibili e soluzioni più accessibili sia trasversale, ma soprattutto reale. C’è però da considerare che dietro ai numeri ci sono turni massacranti, professionisti che si sottopongono a stress notevoli e costi non più sostenibili senza nuovi fondi. Infatti, le prestazioni aggiuntive vanno retribuite e per farlo servono risorse economiche nuove. Ad oggi, l’intero impianto poggia sulla disponibilità straordinaria del personale e su coperture economiche limitate nel tempo. 

Si proseguirà con le aree più critiche, con liste d'attesa più lunghe

La Regione ha deciso che dal 1° luglio l’offerta sarà ristretta alle aree più critiche, quelle con le liste d’attesa più lunghe: dermatologia, oculistica (in particolare per interventi su cataratte), colonscopia. Si punta ad interventi mirati e strategici, concentrando le energie su ciò che davvero serve. “I risultati ci spingono a fare selezione, per dare continuità e concretezza all’iniziativa - ha affermato l’assessore alla Salute Riboldi -. Abbiamo già aperto il confronto con i ministeri per individuare nuove risorse e garantire un’azione strutturata. Il resto sono solo polemiche e propaganda”.

Ora è necessario trovare soluzioni stabili

Il progetto ha dimostrato che la domanda sanitaria esiste, ma servono strumenti nuovi per intercettarla. La flessibilità degli orari ha permesso di ridurre le barriere d’accesso, rispondere alle esigenze dei lavoratori, evitare rinvii dannosi. Le prestazioni aggiuntive hanno restituito dignità e fiducia alla sanità pubblica, ma è necessario trovare soluzioni stabili. La decisione di partire da luglio con tre specialità consentirà di comprendere se questo modello potrà davvero considerarsi duraturo e in grado di dare una risposta concreta all’attesa dei cittadini nei confronti di un servizio sanitario pubblico efficiente.

Redazione