La Sardegna incrementa il Fondo Sanitario Regionale di 7,5 milioni per rafforzare ospedali e ambulatori. Previsti fondi anche per oncologia e dialisi
La Giunta Regionale della Sardegna ha approvato un adeguamento dei tetti di spesa per l’Azienda Regionale della Salute (ARES), estendendo per gli anni 2025 e 2026 le possibilità di acquisto di prestazioni sanitarie sia in ambito ospedaliero che specialistico ambulatoriale, anche attraverso le strutture private accreditate. Il Fondo Sanitario Regionale sarà incrementato di 7,5 milioni di euro a partire dal 2025: 3,75 milioni per l’assistenza ospedaliera e altrettanti per la specialistica ambulatoriale.
Nella stessa legge è previsto anche uno stanziamento di 300 mila euro, per il solo 2025, destinato all’acquisto di prestazioni di Medicina Iperbarica e Ossigenazione Iperbarica da soggetti privati accreditati, con l’obiettivo di garantire la disponibilità di queste cure specialistiche.
Investimenti in oncologia: chirurgia e chemioterapia al centro
Un altro fronte è quello dell’oncologia. La legge autorizza una spesa di 500.000 euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026 per l’acquisto di prestazioni chirurgiche oncologiche, senologiche e toraciche e stanzia inoltre 1,6 milioni di euro annui, a partire dal 2025, per l’acquisto di prestazioni di chemioterapia. L’obiettivo è garantire l’accesso a trattamenti chirurgici e oncologici fondamentali, facendo leva su una maggiore integrazione con la specialistica ambulatoriale. Nel dettaglio, l’incremento destinato alla chemioterapia sarà di 1.400.000 euro per l’assistenza ospedaliera e 200.000 euro per la specialistica ambulatoriale nel 2025; nel 2026 si prevedono 1.100.000 euro per l’assistenza ospedaliera e 500.000 euro per la specialistica.
10 milioni all’anno per le prestazioni di emodialisi
La delibera approvata destina inoltre 10 milioni di euro all’anno, nel 2025 e 2026, alle prestazioni di Emodialisi. Viene infine confermata la riallocazione del finanziamento per gli incrementi contrattuali del personale non medico, per un importo pari a 1.009.000 euro in ciascun anno. A conti fatti, i nuovi tetti di spesa salgono a 111.169.880,30 euro nel 2025 e 111.894.345,15 euro nel 2026 per l’assistenza ospedaliera, e a 69.960.409,70 euro nel 2025 e 70.598.374,84 euro nel 2026 per la specialistica ambulatoriale. In quest’ultima voce rientrano anche le risorse per emodialisi, medicina iperbarica e quota parte della chemioterapia. La somma restante sarà distribuita tra le otto aziende sanitarie in base al fabbisogno; per l’assistenza ospedaliera, la ripartizione seguirà invece il criterio della popolazione pesata.
Redazione