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Sentinel-1D, il nuovo occhio radar europeo pronto ad osservare la Terra

 
Sentinel-1D, il nuovo occhio radar europeo pronto ad osservare la Terra
Redazione

Il 4 novembre 2025 è partito il satellite europeo Sentinel-1D, parte del programma Copernicus, che serve a monitorare il nostro pianeta. Come annunciato da Defence-Industry-Space.ec.europa.eu, il lancio è avvenuto alle 21:03 UTC (22:03 CET) dallo spazioporto di Kourou, in Guyana Francese, con un razzo Ariane 6 nella versione 62. Il satellite è entrato in un’orbita quasi polare a circa 693 chilometri di altezza.

Sentinel-1D, il nuovo occhio radar europeo pronto ad osservare la Terra

Sentinel-1D garantirà la continuità operativa del sistema radar europeo, iniziato con Sentinel-1A nel 2014 e proseguito con Sentinel-1C, lanciato nel 2024. Il satellite usa un radar ad apertura sintetica (SAR), capace di catturare immagini della superficie terrestre in qualsiasi condizione meteo e di luce.

Il nuovo Sentinel non si limita ad osservare il terreno: grazie al suo sistema di localizzazione GNSS, compatibile con il Galileo europeo, e a un ricevitore AIS per rilevare segnali delle navi, sarà utile anche per monitorare traffici marittimi, individuare perdite di petrolio e fornire dati durante emergenze ambientali.

Il viaggio di Sentinel-1D verso lo spazio è iniziato settimane prima. Dopo essere stato assemblato a Cannes, in Francia, è passato da Torino e poi è stato trasportato in Guyana a bordo di un aereo Antonov. Una volta arrivato, è stato rifornito di carburante e incapsulato nel razzo Ariane 6.

La missione ha un valore strategico: con Ariane 6, l’Europa riafferma la propria autonomia spaziale, senza dover dipendere da razzi di altri paesi. Sentinel-1D non è solo un sostituto: permetterà alla costellazione di mantenere la copertura radar globale fino agli anni ’30. Insieme agli altri satelliti Sentinel, potrà sorvolare la stessa area terrestre ogni sei giorni, offrendo dati aggiornati e precisi.

I benefici sono concreti: le immagini radar di Copernicus servono per studiare i ghiacci, monitorare mari e coste, controllare il suolo e i movimenti del terreno, oltre che per interventi rapidi in caso di frane, alluvioni o terremoti.

Nonostante la tecnologia avanzata, il satellite pesa circa 2,3 tonnellate, quasi quanto un piccolo autobus, ma orbiterà intorno alla Terra ogni 100 minuti.

In sintesi, il lancio di Sentinel-1D è un passo importante per la scienza, l’ambiente e la sicurezza. Da quasi 700 chilometri di distanza, questo “occhio radar” continuerà a osservare il pianeta giorno e notte, aiutando ricercatori, enti di protezione civile e istituzioni a conoscere meglio la Terra e a proteggerla.