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Terni: l'ANAP denuncia la mancata assistenza territoriale per gli anziani

 
Terni: l'ANAP denuncia la mancata assistenza territoriale per gli anziani

“La nostra provincia vive una vera e propria emergenza sociale, invisibile ma quotidiana, che colpisce migliaia di anziani”, ha affermato Luciano Vittori, presidente territoriale dell’ANAP, l’Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato Imprese Terni

Siamo tra gli ultimi in Italia per pensioni, assistenza e presenza sanitaria. Serve un intervento istituzionale immediato”. In base ai dati pubblicati dal Sole 24 Ore sulla qualità della vita degli anziani in Italia, la provincia di Terni si colloca al 101° posto su 107 per importo medio delle pensioni di vecchiaia. Al 105° per numero di utenti dei servizi sociali comunali e al 101° per disponibilità di infermieri non pediatrici.

Altri indicatori non sono meno gravi: la spesa sociale per anziani è al 95° posto, l’utilizzo di farmaci per la depressione e le malattie croniche è superiore alla media nazionale, mentre la presenza di orti urbani, segno di politiche attive per il benessere e l’inclusione, è praticamente assente. “Rispetto alla media nazionale”, si legge nella nota ANAP, “gli anziani ternani ricevono pensioni inferiori di oltre due terzi, usufruiscono di servizi sociali in misura sei volte inferiore, e vivono in una condizione sanitaria e psicologica che peggiora anno dopo anno”.

A pesare maggiormente è l'assenza della medicina di territorio

A pesare maggiormente, secondo l’ANAP, è il venir meno della medicina di territorio. La cronica carenza di medici di medicina generale e d’urgenza - circa 38.000 unità mancanti a livello nazionale - si riflette su una popolazione anziana sempre più fragile e sempre meno assistita. L’esempio concreto è la sospensione sine die della Guardia Medica di Lugnano in Teverina, punto di riferimento strategico per diversi comuni della zona. Una decisione che ha lasciato centinaia di anziani senza assistenza, in una delle aree più periferiche della provincia.

Si chiede l’introduzione di incentivi per orientare i neolaureati verso le specializzazioni più necessarie

In Umbria, denuncia ancora ANAP, le borse di studio per la specializzazione in medicina generale e d’urgenza sono state coperte solo per il 18% del totale disponibile. L’associazione ha avanzato proposte specifiche in sede di Consiglio Regionale dell’Umbria, chiedendo l’incremento delle borse di studio e l’introduzione di incentivi economici per orientare i neolaureati verso le specializzazioni più necessarie. Analoghe iniziative sono state presentate a livello nazionale, nell’ambito dell’Assemblea Programmatica dell’ANAP.

Occorre intervenire per valorizzare il ruolo della medicina territoriale, partendo dalla figura del medico di famiglia, oggi sempre più in sofferenza”, ha concluso Vittori.

Redazione